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SENZA BIANCANEVE I BIMBI PARLANO TARDI

 Il rapporto del ministero dell'istruzione britannico che fa il punto sul grado di alfabetizzazione nel paese. I problemi si accentuano nelle famiglie più povere ENRICO FRANCESCHINI LONDRA - C'era una volta. Ma adesso non c'è più. O, come minimo, c'è sempre di meno. I genitori hanno abbandonato o diminuito una vecchia abitudine: leggere o raccontare una favola ai figli per farli addormentare. E il risultato è che i bambini imparano a parlare sempre più tardi. Così sostiene un rapporto del ministero dell'istruzione britannico che fotografa l'alfabetizzazione nel Regno Unito: il fenomeno che balza agli occhi dallo studio è infatti quello, in parte già noto, degli adulti che hanno sempre meno tempo per occuparsi della prole. Da un lato, i genitori sono sempre più affaticati; dall'altro, nuove tecnologie distraggono gli uni e gli altri, che si tratti di internet, social network come Facebook, telefonini, videogiochi. Risultato: il numero delle parole che i grandi scambiano con i piccini è in calo costante. Meno fiabe, meno dialogo, uguale apprendimento più lento: all'asilo e perfino alle elementari, in Gran Bretagna, entrano bambini di 5-6 anni con una capacità di comunicazione che sarebbe lecito aspettarsi da un bambino di un anno e mezzo, che ha appena imparato a camminare.

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I BAMBINI E LA LETTURA INSIEME AGLI ADULTI

 
 
 
Per il bambino, per quanto possa essere piacevole la lettura e sia coinvolto dalla storia e incantato dalle figure, l’aspetto fondamentale è avere accanto a sé un adulto che gli dimostra il suo affetto, una persona grande che gli dedica tempo ed impegno, che gli consente di entrare in quel mondo fantastico che è la lettura: ne sono sicura, il bambino perdona tutti gli errori e gli strafalcioni anzi sarà grato e ricorderà con amore e nostalgia chi gli leggeva i libri da piccolo.
 

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DISLESSIA E DISTURBI DI LINGUAGGIO

Studi retrospettivi che hanno analizzato i precursori dei disturbi specifici dell’apprendimento, hanno dimostrato che la maggior parte dei bambini dislessici presentavano difficoltà nello sviluppo del linguaggio nei primi anni di vita. I disturbi del linguaggio colpiscono il 5-6% dei bambini in età prescolare. Numerose ricerche che hanno cercato di individuare i fattori predittivi dei disturbi specifici dell’apprendimento in popolazioni normali hanno messo in evidenza una forte correlazione tra apprendimento della lettura e livello linguistico raggiunto alla scuola materna.

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LA FILASTROCCA COME STIMOLO PER LE PRIME RELAZIONI

 
 
Il gioco infantile è un'attività fondamentale per un armonico sviluppo, poiché attraverso il gioco, il bambino, anche molto piccolo, indaga, studia, scopre ed entra in contatto con il mondo che lo circonda. Quando si è in contatto con bambini molto piccoli, i modi di comunicare cambiano rispetto ai normali modi di comunicazione tra adulti, infatti l'obiettivo di comunicare una serie di messaggi importanti, ci induce ad utilizzare toni di voce, gesti e sguardi particolari, finalizzati a catturare l'attenzione del bambino.

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FILASTROCCHE, NINNA NANNE, SCIOGLILINGUA, CONTE E INDOVINELLI

 
"C'era una volta un re seduto sul sofà che disse alla sua serva raccontami una storia e la storia incominciò…" La storia che stiamo per raccontarvi riguarda la nascita della filastrocca, della conta, della ninna nanna; dei suoi albori e di come tanto tempo fa i fanciulli si divertissero a giocare con gli scioglilingua e gli indovinelli.

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