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IL GIOCO DELLE FAVOLE DI ENZO MARI

Animali della foresta, della savana, del bosco, animali della stalla e del cortile, direttamente importati da favole antiche o fiabe moderne, animali effigiati in una raccolta di tessere, in elegante custodia.
Questo è Il gioco delle favole di Enzo Mari, Edizioni Corraini.
 
 
Quarantasei gli esemplari rappresentati, su entrambi i fronti di ciascuna delle sei tavole offerte. A carte sciolte, incise sopra e sotto, fessurate per essere incastrate l’una all’altra a piacimento, per ricostruire ambienti che riproducono la realtà come documentari o per creare teatri del tutto fantastici, dove è consentito a bambini e grandi di inventare una favola, mescolando gli elementi a disposizione. Perché accanto al soggetto principale, che occupa la parte centrale della tessera (leone o cavallo, puma o gallina, formichiere o poiana, volpe o orso…) s’affacciano altri soggetti complementari (il sole e la luna, uno scarpone e una gabbia, nove bambù, cinque sassi, una mela…) pronti a offrirsi per integrare una storia che è sul punto di essere inventata.

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ALFa Reader: UN UTILE STRUMENTO COMPENSATIVO PER I DISLESSICI

      ALFa Reader è un nuovo e potente strumento compensativo per tutti coloro che hanno difficoltà di lettura (da alunni dislessici ad alunni stranieri). Progettato espressamente per l'uso con i libri digitali (file PDF), soprattutto per lo studio, consente la lettura continua del testo senza necessità di selezionare la parte da leggere. Basta portare il…

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LINGUAGGIO INFANTILE E YOGA

 
  
Nell'incredibile blog di Claudia - La casa nella prateria, ci sono sempre degli articoli fantastici sui e per i bambini. 
Oggi ne ho trovato uno, riguardante lo Yoga e il linguaggio infantile. 
Come logopedista e come cultrice dello Yoga, come avrete potuto notare da altri articoli sul mio blog, ritengo che ciò che scrive la collega inglese, nonchè insegnante di Yoga, Heather Warr dei centri Childlight Yoga è molto interessante.  “Le posizioni che iniziano con lo stesso suono sono eccellenti per favorire lo sviluppo del linguaggio” dice la Warr.

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