Ecco un'idea divertente per allenare i bambini con disturbi di linguaggio o per aiutare i dislessici che hanno difficoltà con alcuni suoni del linguaggio: Il Canta-Storie, un libro per imparare giocando.
Aprile mese senza voti. Per la promozione di una relazione didattica rispettosa della sensibilità dei bambini e delle bambine, per una valutazione plurale, creativa e multiforme che valorizzi le potenzialità e non schiacci sulle capacità, che sia stimolo alla crescita e non educazione alla competitività.
Secondo un’indagine americana di qualche anno fa è emerso che il cervello dei bambini è diverso da quello delle loro coetanee. In realtà le diversità evidenziate da questi ricercatori sono poche e non condizionano né compromettono l’apprendimento.
Eppure in diversi Paesi sono in aumento le classi separate.
Potete leggere l'articolo per intero qui.
Vi consiglio di vedere…
Chi di voi ha mai sentito parlare di "Bambini Indaco"? Non me ne voglia chi è rigidamente legato alla scienza ufficiale se ne parlo anche qui nel mio blog.
Un ottimo modo per associare una lettera ad un suono del linguaggio, soprattutto per aiutare i bambini a memorizzarla, è quello di offrirgli un feedback sull'espressione del viso, della bocca in modo particolare.
Presupposto fondamentale alla base della Music Learning Theory di Edwin Gordon è che i bambini possano apprendere la musica secondo analoghi processi di apprendimento del linguaggio.
I bambini ascoltano parlare gli adulti intorno a loro fin dalla nascita, assorbendo tutti i suoni articolati della lingua madre, anche senza comprenderne ancora il significato. Attraverso l'imitazione, presto iniziano a vocalizzare, nel periodo della così detta "lallazione".