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LA MENTE DEI BAMBINI E’ APERTA E FLESSIBILE

 
Nuova teoria Usa: superata l’idea che abbiano un cervello poco sviluppato, la loro mente è aperta e flessibile. Più neuroni rispetto agli adulti, per questo le loro facoltà sono infinite. Più intelligenti di quanto crediamo. I bambini piccoli sono così, tutt’altro che inconsapevoli. Fanno operazioni logiche, sono creativi, capiscono il mondo. Gli danno un senso, molti sensi, non escludono niente. La vita la conoscono tutta, perché per loro è tutta nuova e travolgente. I bambini, in qualche modo, sono filosofici. Bella definizione, l’ha usata una psicologa cognitiva americana, Alison Gopnik, che insegna all’Università di Berkeley in California, per il suo libro “The philosophical baby” appunto. La tesi è: i bimbi sono molti più coscienti di quanto riusciamo noi a vedere, immersi come sono nella palpitante attività dell’esistenza, quella che tedia o stressa noi. Quella vita lì, da zero a quattro anni grosso modo, non è un magma indistinto di bisogni e necessità e poi nient’altro.

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BAMBINI, LINGUAGGIO, LETTURA, FANTASIA E COMPUTER…

 
Stanislas Dehaene, professore al Collège di Francia e direttore del Centro di Neuro-Imaging Cognitivo, ha appena pubblicato I neuroni della lettura (Raffaello Cortina Editore), che spiega come il cervello legge a colori, e come si impara e si disimpara a farlo. "Leggere come si sa è un'invenzione del cervello, il risultato di un processo evolutivo enorme. Non è detto che anche questa perdita, se ci sarà, non sia un passaggio evolutivo.
 

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MR. IKEA: GENIALE… SEMPLICEMENTE DISLESSICO!

 
“Se pratico il lusso, non posso predicare il risparmio. E' una questione di buona leadership”. Un imperativo categorico che fa da biglietto da visita. Su di esso c’è il nome di un uomo battezzato Ingvar Kamprad, cresciuto nella fattoria Elmtaryd, all’interno del villaggio di Agunard (Svezia). Mettete insieme le iniziali dei quattro nomi ed ecco venir fuori la sua creatura: IKEA. Per il magazine Veckans Affarer è l’uomo più ricco del mondo. Forbes lo piazza al quarto posto (al primo c’è Bill Gates). Tuttavia la primavera del 2005, con la perdita di valuta del dollaro americano ha consegnato a Kamprad la testa indiscussa della classifica dei plurimiliardari planetari stimando la sua fortuna a 28 miliardi di dollari americani (anche se per il provider tedesco T-Online i miliardi sono 53).

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