Il bilinguismo infantile è un tema molto dibattuto: serve o no? Aiuta il bambino a parlare 2 lingue o è di intralcio?
Nel sito Psicologia Transculturale il tema viene trattato in modo piuttosto completo e rispondendo a queste ed altre domande che attanagliano i genitori. Intanto la prima domanda da porsi è:
Conveniene o meno favorire il mantenimento o sviluppo della seconda lingua (principalmente quando la lingua madre non coincide con quella parlata dagli autoctoni)?
Chi crede che fare troppe carezze ad un neonato, o avere un contatto corporeo prolungato con lui possano "viziarlo" si sbagliano, e a dirlo è addirittura una ricerca scientifica! Il contatto fisico, infatti, non solo tranquillizza il neonato, ma potenzieranno anche il suo sviluppo cerebrale.
Riporto oggi una parte dell'interessante articolo di Luciana Ventriglia dal titolo Nuove norme in materia di DSA: occasione per la scuola di una riflessione sulla didattica, apparso sul blog La poesia e lo spirito:
Dopo l'uscita delle legge sulla dislessia del 8.10.2010 n. 170, ci si comincia a chiedere cosa cambierà, come e quando. Il convegno romano dell'otto dicembre è stato un momento importante per fare il punto della situazione.
"I genitori che parlano di numeri quando si rivolgono ai loro bimbi piccoli - anche se i bambini lì per lì non sembrano afferrare il significato - in realtà danno un notevole impulso a che imparino la matematica". Questo sembrano suggerire nuove ricerche condotte dall'università di Chicago.
La comunicazione infantile è fatta di parole, ma soprattutto di gesti. I gesti sono degli indici predittivi, ad esempio, di una buona evoluzione linguistica.