Dalle recenti ricerche scientifiche un approccio che può servire in campo pedagocio: quello delle scienze bioeducative. Come si legge nel sito Scienze Bioeducative a scuola "Le scienze bioeducative sono un campo di ricerca pedagogico che sviluppa l’educabilità, cioè quanto e come è possibile educare, nella formazione della mente. La mente è studiata in relazione al cervello, all’organismo e all’ambiente contestuale, sociale e culturale.
Oggi ho il grandissimo piacere di ospitare nel mio blog le riflessioni di un sacerdote che, dopo aver letto il libro Storie di normale dislessia, ha scritto e mandato ai suoi amici le parole che vi riporto (la riflessione era più lunga, ma io ho scelto la parte che mi è sembrata più pertinente). Ringrazio l'amico Luca per avermele "regalate" e don Carlo Sacchetti per avermi dato la possibilità di renderle pubbliche.
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Un altro strumento tecnologico che può venire incontro ai bambini autistici: Passiv Play, creato da uno studente, Tom Kirkman, padre di una bimba affetta da autismo.
E' con grandissima gioia che oggi vi riparlo di Paolo Beneventi, che dopo un anno e mezzo di attività con i bambini presso la Cooperativa Lavoratori di Mompiano, a Brescia, ha organizzato un mini convegno (ma con interventi qualificati anche dall’estero) dilatato nel tempo, in cui i bambini e gli adulti si incontrano: esposizioni, video, teatro, incontri. Il titolo completo è: «Bambini che giocano e collaborano protagonisti nella società?»