Vi piacciono questi personaggi Dys? Sono stati disegnati dall'artista trentaseienne Vince Low, dislessico. A Low gli è stato commissionato un progetto molto particolare dalla Dyslexia Association of Malaysia: attraverso i ritratti di personaggi famosi dislessici ad aumentare la consapevolezza della dislessia nel Paese.
“In Malesia, la maggior parte delle persone non è consapevole della dislessia. Infatti,…
Torno a parlarvi di Orso Azzurro e di un piccolo ma utile materiale che può essere di aiuto a molti bambini dislessici. Si tratta di alcuni "righelli" che sono utili per tenere il rigo, mettere in evidenza quello che si sta leggendo, indicandone anche il verso di lettura.
Molti bambini dislessici, infatti, hanno problemi con i movimenti…
Mi interesso alla Sindrome di Asperger perché è anch'essa una forma di neurodivergenza, proprio come la dislessia. Sia chiaro, sono due cose diversissime fra loro, ma hanno qualcosa in comune: mettono in crisi i neurotipici perché la loro diversità è, spesso, non compresa e, qualche volta, si manifesta in modo imprevedibile.
Ho partecipato al Seminario…
I dati riguardanti le diagnosi di dislessia dal 2010 (data di approvazione della legge 170) al 2012 ci dicono che c'è stato un aumento delle certificazioni del 37%, considerando anche il decremento degli alunni iscritti.
La percentuale di alunni con Dsa supera appena l'1 per cento della popolazione scolastica: nel 2010-2011 erano poco più di 65 mila e 200 (0,9 per cento), l'anno seguente superavano i 90 mila (1,2 per cento). Si tratta di un incremento "dovuto alla maggiore sensibilizzazione rispetto a tale problema", secondo il ministero dell'Istruzione, che prevede nei prossimi anni un ulteriore aumento.
L'articolo di qualche giorno fa rimetteva in discussione qualcosa che si intuiva prima e si conosceva poi, riguardo la leggebilità di un testo a seconda del font utilizzato. E' per questo che a livello internazionale, così come in Italia, sono stati creati dei font appositi che avessero determinate caratteristiche. Alcune ricerche, anche italiane, ne hanno confermato la validità e cioè: si legge meglio e più velocemente con un carattere di stampa particolare (vedi Easy Reading con il quale è stato pubblicato il mio libro di Storie di normale dislessia o il font utilizzato dalla Erickson nel mio ultimo libro Capire la mia dislessia).
Volevo quindi riflettere sulla ricerca che ho pubblicato secondo la quale "leggere informazioni con un carattere meno leggibile innesca processi cognitivi più profondi, che aiutano lo studente nel ricordare ciò che ha letto con più facilità”.
Allora capiamoci: leggere con meno fatica non significa memorizzare. Infatti qui si tratta di fare una distinzione. Una lettura più scorrevole agevola il lettore, lo affatica di meno e migliora la comprensione del testo. Quello che invece evidenzia la ricerca inglese è che, in un gruppo di studenti, un font più "difficile" ne ha migliorato la memoria. Come spiegano, infatti, l'ipotesi è che i processi cognitivi innescati siano diversi.