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BAMBINI CHE GIOCANO E COLLABORANO: IL CONVEGNO DI PAOLO BENEVENTI

E' con grandissima gioia che oggi vi riparlo di Paolo Beneventi, che dopo un anno e mezzo di attività con i bambini presso la Cooperativa Lavoratori di Mompiano, a Brescia, ha organizzato un mini convegno (ma con interventi qualificati anche dall’estero) dilatato nel tempo, in cui i bambini e gli adulti si incontrano: esposizioni, video, teatro, incontri. Il titolo completo è: «Bambini che giocano e collaborano protagonisti nella società?»

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L’ARTISTA VISUALE VIC MUNIZ RACCONTA LA SUA DISLESSIA IN UN VIDEO

vik Vic Muniz è un artista brasiliano, noto in tutto il mondo per le sue opere in cui sfrutta la sua capacità di comunicare attraverso le immagini combinandola con tecniche imparate dalla pubblicità. Ironia e illusione abbondano nei suoi lavori, creati spesso con materiali come cioccolato, fumo, polvere e rifiuti. La sua storia ha dell'incredibile, se si pensa che è diventato un artista grazie ai soldi ricevuti come risarcimento da un uno facoltoso, dopo essere stato sparato accidentalmente ad una gamba per essere intervenuto in una rissa. Dalle suo opere e dalla sua intervista si intravvede la sua genialità di tipo immaginativo visivo, tipica dei dislessici geniali.

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LA MUSICA PER I PICCOLI E IL METODO GORDON

Presupposto fondamentale alla base della Music Learning Theory di Edwin Gordon è che i bambini possano apprendere la musica secondo analoghi processi di apprendimento del linguaggio. I bambini ascoltano parlare gli adulti intorno a loro fin dalla nascita, assorbendo tutti i suoni articolati della lingua madre, anche senza comprenderne ancora il significato. Attraverso l'imitazione, presto iniziano a vocalizzare, nel periodo della così detta "lallazione".

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LA STORIA DELL’ARTISTA DISLESSICO WILLARD WIGAN

oscar-needle_1298168i Vi presento un artista molto originale e molto ...dislessico: Willard Wigan. La sua passione per le cose minime, piccolissime, deriva da sentimenti di "insignificanza" nell'infanzia di Willard. Gravemente dislessico (seppure non diagnosticato) è stato spinto dalle parole dure dei suoi insegnanti a marinare la scuola e nascondersi in una baracca dove ha imparato a fare tanti piccoli oggetti per le sue amiche formiche. Oggi, grazie alla sua arte ha avuto riconoscimenti nazionali e acclamazioni dalla critica.

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I LIBRI TATTILI

Articolo tratto da Un pediatra per amico scritto da Sonia Bozzi. Le mani sanno leggere Diversi anni fa, a metà degli anni ’80, un grandissimo scrittore immaginava l’uomo del futuro senza naso, incapace di sentire gli odori. Lo scrittore si chiamava Italo Calvino ed era tanto preoccupato per la perdita di conoscenza sensoriale da decidere di scrivere cinque racconti, ognuno dei quali dedicato ad un senso. Poi morì, e l’opera rimase incompiuta. Ma la preoccupazione doveva essere diffusa perché già qualche anno prima Bruno Munari organizzava i suoi laboratori per bambini, convinto che l’educazione sensoriale fosse importante come quella linguistica o musicale e che andasse insegnata nelle scuole. Munari sosteneva che finché siamo bambini i nostri recettori sensoriali rimangono ben aperti, per ricevere, assimilare, elaborare, imparare, per distinguere, cogliere le sfumature. Diventati adulti non impariamo più niente, i nostri sensi si atrofizzano, lentamente. Soltanto la ragione e il profitto riescono a dirci qualcosa.  

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