Lo yoga a scuola? Sì, proprio così. In un articolo apparso stamane su La Repubblica si viene a conoscenza del fatto che, una volta alla settimana, in alcune scuole italiane, durante l'orario scolastico si tengono corsi di yoga.
Il protocollo che permette allo yoga di entrare in classe è stato firmato cinque anni fa dal Ministero dell'Istruzione con le principali associazioni italiane della disciplina orientale. A Barletta, in Puglia, è nata proprio allora una delle esperienze più solide d'Italia, ma anche a Reggio Emilia, negli asili e nelle scuole d'infanzia più premiati del paese, lo yoga viene praticato fin dai tre anni. Il protocollo prevede che lo yoga possa essere insegnato non solo ai piccoli, ma anche nelle scuole secondarie di primo e secondo grado.
Un sito incredibile in cui sono raccolti oltre 1500 di video…
Ancora un breve brano tratto da Dicono che sono Asperger di P. Cornaglia Ferraris:
Oggi mi hanno detto che ho un disturbo che si chiama “Asperger”, o almeno credo che si scriva così. Io non sono proprio convinto di avere un disturbo e anzi credo che il disturbo ce l’abbiano gli altri, cioè loro, quelli che non si interessano di animali, oppure usano “giochi di parole”, che sarebbero frasi che non vogliono dire nulla, fatte apposta per confondermi…
Una storia che vale la pena conoscere da vicino quella di Giusi Spagnolo che, a 26 anni si è laureata con 105/110 in Lettere a Palermo. Ma fino a qui potrebbe sembrare niente di eccezionale, se non fosse che Giusi è una donna down.
A proposito di figli adolescenti: è vero che non sono tutti uguali, ma la fase della ribellione l'hanno avuta entrambi i miei figli, anche se manifestata differentemente e con tempi diversi. Ricordo di averla avuta anche io (molto, ma molto tempo fa :), sebbene fossi una ragazza "ragionevole"!
E' per questo che dopo aver letto questo articolo ho avuto conferma del fatto che sia una cosa del tutto normale e che fa parte del loro personale percorso di crescita.
Nell'articolo di David Vagni su L'Ottimista la metafora del ghepardo per parlare dei bambini ad "alto potenziale", in inglese Gifted, è affascinante e concreta. In particolare sono i bambini che sono anche "diversamente dotati" a pagare le peggiori conseguenze e a non veder riconosciuti i propri pregi.
Vi consiglio di leggere l'articolo per intero qui (di seguito ne riporto una parte):