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LA DISLESSIA COME MISURA DI UN NUOVO TIPO DI SCUOLA

Trovo molto vere e profonde le riflessioni che fa Anselmo Cioffi nel sito dell' Associazione L'acuilone, di cui è presidente, nell'articolo Contraddizione dislessica: "la dislessia può inserirsi come contraddizione nel sistema scuola, per far emergere i limiti e le carenze della didattica tradizionale, evidenziando quanto essa sia asfittica, rigida e poco malleabile alle trasformazioni e alle esigenze di conoscenza dei singoli."

UN ULTIMO SALUTO ALLA LOGOPEDISTA ANA BERTARINI

Ho conosciuto Ana una decina di anni fa, in uno dei suoi corsi a Roma. La invitai a tenere un corso anche nella mia città, dove fu nostra ospite. Una persona ricca sotto tutti i punti di vista, una professionista che insegnava tutto ciò che sapeva in modo diretto, senza risparmiarsi su nessuna delle sue conoscenze. Un'amica, prima che una collega... ora non c'è più.

ULTIME RICERCHE SU LETTURA E CERVELLO

La ricerca che vi riporto mi dà la conferma che i dislessici non perdono determinate caratteristiche visuo-percettive (di cui si parla nell'articolo) presenti nel normolettore. E' molto interessante sapere sempre di più su come il cervello reagisce agli stimoli legati alla lettura, alla scrittura e al linguaggio, per comprendere meglio anche il cervello dei dislessici.

LE PAUSE NEL PARLATO AIUTANO L’APPRENDIMENTO DEL LINGUAGGIO