Dopo aver letto l'articolo del professor Michele Tortorici su Education.2 sono rimasta colpita dell'affinità con ciò che ho scritto nel mio libro Cogli l'attimo sulla poesia a scuola e non solo. Vi riporto parte dell'articolo:
Trovo molto vere e profonde le riflessioni che fa Anselmo Cioffi nel sito dell' Associazione L'acuilone, di cui è presidente, nell'articolo Contraddizione dislessica:
"la dislessia può inserirsi come contraddizione nel sistema scuola, per far emergere i limiti e le carenze della didattica tradizionale, evidenziando quanto essa sia asfittica, rigida e poco malleabile alle trasformazioni e alle esigenze di conoscenza dei singoli."
La ricerca che vi riporto mi dà la conferma che i dislessici non perdono determinate caratteristiche visuo-percettive (di cui si parla nell'articolo) presenti nel normolettore. E' molto interessante sapere sempre di più su come il cervello reagisce agli stimoli legati alla lettura, alla scrittura e al linguaggio, per comprendere meglio anche il cervello dei dislessici.
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