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IL METODO “LIBERA…MENTE IMPARO”

E' con grandissima gioia e riconoscenza alla Professoressa Lucia Maria Collerone che pubblico un suo Guest Post sul metodo Libera...mente imparo da lei creato.   di Lucia Maria Collerone

La scuola primaria ha il dovere di garantire la sua azione mirata, intenzionale e professionale al raggiungimento degli obiettivi istituzionali che riguardano l’acquisizione della letto scrittura e del calcolo, attraverso la scelta di un metodo e di una didattica che favorisca e faciliti tale apprendimento in ogni alunno.

I metodi tradizionali d’insegnamento della letto scrittura non sembrano garantire a tutti i bambini la certezza di basi cognitive solide per la decodifica della letto scrittura. Tale mancanza viene spesso mascherata da apprendimenti strumentali reputabili anticipatori ed eccellenti, ma che si evidenzia nel futuro scolastico con un rifiuto, a volte drastico, della scuola e delle attività di apprendimento correlate.

IL GENE DEL LINGUAGGIO

Il linguaggio umano è ancora un mistero per gli scienziati. In particolare, una delle ultime scoperte è avvenuta studiando, come sempre, il Dna. Sul Corriere della Sera di ottobre si legge che nel 2001 si scoprì un’intera famiglia della periferia londinese con problemi di articolazione dei suoni.

IL CERVELLO RICONOSCE LE PAROLE VISIVAMENTE

Un'interessante scoperta* pubblicata ieri (naturalmente viene dall'America!) e che potrà essere utile per capire come aiutare meglio i dislessici:

I lettori esperti sono in grado di riconoscere le parole perchè collocate in una sorta di dizionario visivo, questo è quello che hanno scoperto i neuroscienziati della Georgetown University Medical Center (GUMC).

UN BAMBINO DISLESSICO E LA SUA NONNA: “LE PAROLE SCAPPATE”

un-bambino-dislessico-e-la-sua-nonna-le-parol-L-jQCGq7 Le parole possono apparire, scomparire e anche scappare, come nell'ispirato libro dell'artista e illustratrice per bambini Arianna Palpini. I protagonisti del suo Le parole scappate sono un bambino dislessico e la sua nonna, malata di Alzheimer. Ognuno chiuso in suo mondo di vissuti dolorosi in cui le parole, attraverso la delicatissima storia, sono alla ricerca di un loro significato profondo. Un libro che parte da una storia vera, come si capisce dalla dedica in prima pagina. Un racconto a due voci, differenziate nel testo con due colori diversi: il nero per la nonna, il blù per il bambino. Un finale che porta verso una strada comune...

COMUNICARE LA DIAGNOSI DI DISLESSIA AI BAMBINI

Qualche giorno fa mamma Catia aveva affrontato nel suo blog A scuola con Matilde l'argomento della comunicazione della diagnosi di dislessia ai bambini. Nella Guida alla dislessia per i genitori, pubblicato dall'AID, viene trattato anche questo argomento. Fra tutti i consigli che vengono dati (e che Catia riporta),  ne cito alcuni che mi sembrano particolarmente "critici". - Spiegategli che questo non è colpa sua, nè dei genitori o della scuola. E’ qualcosa che succede senza motivo, come avere i capelli di un determinato colore, o gli occhi azzurri.

POESIA PER ELEONORA

Ho ritrovato una poesia che ho ascoltato tanti anni fa, direttamente attraverso la sua autrice, la mamma Ornella Bergadano. La ritrovo oggi, dopo tanto tempo (è stata messa anche nel foglietto illustrativo dell'AID) e voglio farvela conoscere: