Vi avevo parlato di Maryanne Wolf e del suo interessantissimo libro: Proust e il Calamaro. Storia e Scienza del cervelo che legge. Un testo da assaporare, che va dal teorico al pratico. E' da qui che prendo un esempio di quello che in inglese chiamano "blending", quello che noi chiamiamo sintetizzazione fonemica, quell'operazione che permette al bambino di passare a leggere dal singolo suono, alla parola in modo scorrevole. Il blending si sviluppa nel tempo con la pratica, soprattutto del leggere e del rileggere.
Eccoci arrivati alla Famiglia nelle Linee Guida della legge 170. Che ruolo ha? Da quanto si legge, anche la famiglia viene posta in primo piano, come è giusto che sia. E' da auspicare che queste semplici direttive spronino la scuola e la famiglia al confronto e al dialogo, per il bene dei ragazzi dislessici!
Parlare di linguaggio infantile significa soprattutto attenzione verso lo sviluppo delle abilità di interazione sociale, che vengono stimolate dall'ambiente circostante. Queste abilità trovano le loro radici nei primissimi mesi di vita del bambino, nel rapporto che si crea con la mamma o con chi lo accudisce.
Le ultime ricerche ci hanno confermato che il cervello dei neonati è prodigiosamente predisposto per il linguaggio; proprio per questo è importante, però, sapere anche quali siano gli stimoli giusti.
La prima cosa, la più importante, è parlare con il neonato (come spiega Tracy Hogg nel suo libro Il linguaggio segreto dei neonati), come faremmo con bambini più grandi, per spiegare quello che stiamo per fare: “Adesso la mamma ti prende in collo per andare a fare il bagnetto”, “Contiamo fino a tre e poi ti prendo in collo”, “Ci prepariamo per uscire” e così via. Gli studiosi pensano che i bambini siano abituati al suono della voce della mamma fin dal pancione e che serva loro più tempo, dopo la nascita, per riconoscere e scegliere la voce del papà.
Nelle Linee Guida della legge 170 viene dedicato un paragrafo all'Area del calcolo dove si legge:
Riguardo alle difficoltà di apprendimento del calcolo e al loro superamento, non è raro imbattersi in studenti che sono distanti dal livello di conoscenze atteso e che presentano un’ impotenza appresa, cioè un vero e proprio blocco ad apprendere sia in senso cognitivo che motivazionale.
Sebbene la ricerca non abbia ancora raggiunto dei risultati consolidati sulle strategie di potenziamento dell’abilità di calcolo, si ritengono utili i seguenti principi guida:
Chi mi segue sa già quanto prediligo il massaggio, non solo per i neonati, ma anche per i bambini (per non parlare di quello per gli adulti :)!).
Leggendo il blog A casa con la mamma mi sono ricordata di quando, diversi anni or sono, facevo esattamente queste cose ai miei figli, e di quanto ne fossi gratificata, quanto facesse star bene me e loro, che bel clima di divertimento e complicità si creava... per cui non posso che consigliarvi questi giochi, così come li riporta mamma Michela, giochi e attività che potete trovare ne Il libro delle coccole.