L'educazione speciale è un atto di generosità. E' reciproco scambio di saggezza.
Parole che vanno dritte, aprono un varco, quelle di Aminta Patrizia Infantino nel libro che sto leggendo e che consiglio a tutti i docenti: Alunni Speciali. Apprendere l'inclusione a scuola.
Un problema da affrontare con i bambini che imparano a scrivere, può essere quello del giusto modo di scrivere le lettere. Molti bambini infatti, in particolare quelli che poi sviluppano una "cattiva" scrittura o che risultano disgrafici, non seguono coerentemente la giusta sequenza nel tracciare le lettere, con consegenze sulla leggibilità della loro scrittura e sull'affaticamento nello scrivere.
Come vi avevo spiegato il mese scorso un gruppo di ricerca italiano (Università di Padova) insieme ad un gruppo francese hanno verificato che la spaziatura in un testo migliora la lettura nei dislessici. I ricercatori hanno escogitato una forma di "terapia" grazie ad un applicazione chiamata “Dys” utilizzabile attraverso l’iPad e iPhone. L’applicazione multimediale è stata studiata per modificare lo spazio tra le lettere, questo sistema da adoperare attraverso la scrittura consente attraverso l’esercizio, un accelerazione della percezione visiva da parte del bambino (nel tempo stabilito).
Quante volte mi sono chiesta che senso avesse bocciare un ragazzo in difficoltà, dislessico o no. O meglio: ribocciarlo! Nel periodo estivo mi rifaccio sempre le stesse domande quando vengo a conoscenza, tramite i miei pazienti, di situazioni in cui la scuola ha grosse responsabilità sull'insuccesso di questi ragazzi e si nasconde dietro valutazioni asettiche: Il ragazzo non ha raggiunto gli obiettivi... Ma possibile che gli obiettivi debbano essere rigidamente stabiliti a priori, senza considerare il punto di partenza dello studente, le sue peculiarità di apprendimento, la sua storia personale?
Mentre continuano a girarmi queste e altre domande, leggo l'interessante articolo sul blog amico Dislessia? Io ti conosco dal titolo Il "6 dislessico".
E' arrivata l'estate e il caldo e sempre meno persone frequentano il web ed i blog: meglio così, significa che siamo più presi dal relax e dalle vacanze!
Io, per il momento, sono ancora in piena attività ed oggi voglio riportarvi una parte di una relazione che avrei dovuto tenere il mese scorso all'Università di Siena in un Convegno sulla dislessia al quale, purtroppo, non sono più riuscita ad essere presente.
Una riflessione, naturalmente, che riguarda proprio il mondo scolastico universitario e gli studenti dislessici.
Parlare di sentimenti è sempre complicato, ma se parlare di sentimenti implica una…