I bambini piccolissimi vanno avvicinati al libro come un gioco. Quando i miei figli erano piccoli utilizzavo tanti tipi di libri: plastificati e lavabili da usare mentre mangiavano o facevano il bagnetto, quelli di stoffa che portavano anche a letto, quelli con diversi stimoli tattili, olfattivi (a volte profumavano) o uditivi (facevano rumore).
Un libro appena uscito dell'insegnante precario Alex Corlazzoli dal titolo Riprendiamoci la scuola.
“Nella vita non avevo previsto di fare l’insegnante”. Comincia così il “diario” di Alex Corlazzoli, maestro di campagna e giornalista.
Non è sempre facile saper scegliere i libri per bambini, soprattutto per i più piccoli. Mi riferisco a quella fascia di età che va dai 3 ai 5 anni.
Un'interessante ricerca effettuata dal Servizio Educazione e Promozione per la Salute di Asolo conferma quanto la lettura ad alta voce da parte dei genitori sia utile per stimolare le abilità linguistiche nei bambini.
Il cervello dei neonati è prodigioso! Lo sanno bene i ricercatori, in particolare Patricia Kuhl, co-direttore dell'Istituto per il Cervello e Scienze della formazione presso l'Università di Washington.
Chi crede che i bambini non hanno la possibilità di imparare da soli…
E' solo da pochi giorni che ho scoperto la figura del maestro Alberto Manzi sul blog di Paolo Beneventi. Chi lo conosce? Secondo me è stato messo nel dimenticatoio, come tutte le figure "profetiche" ed innovative che non si sono "allineate".
Maestro, scrittore per bambini, autore di programmi televisivi per l'alfabetizzazione. Impegnato nel sociale, aveva una visione moderna dell'educazione.
Nel 1981 ebbe una sanzione disciplinare e la sospensione dello stipendio per quattro mesi perchè si rifiutò di bollare con un giudizio negativo i bambini in difficoltà, coniando una frase, che addirittura impresse su un timbro: “Fa quel che può, quel che non può non fa”.
Che ve ne pare? Per conoscerlo meglio vi propongo qualcosa dei suoi scritti... qui potete trovare anche altro materiale:
Avete mai pensato quanto fosse importante per i bambini compiere le azioni di ogni giorno insieme a noi adulti? L'aveva intuito Maria Montessori che proponeva dei materiali per gli esercizi di vita pratica, attraverso cui poter lavorare secondo le attitudini del momento, scegliendo i materiali che il bambino desidera e utilizzandoli per il tempo che desidera, in una esperienza dove l’obiettivo è il lavoro stesso.
Fa' ciò che ami. Lascia un segno nell'universo.
Steve Jobs
Quanto…
Come ho più volte ricordato anche nel mio libro de Le Aquile, la lettura ad alta voce (da parte dei genitori) per i ragazzi dislessici è uno strumento importantissimo, anche oltre la prima infanzia.
Ad esempio, conoscete il poeta William Butler Yeats? Ecco, il padre non poteva accettare che suo figlio non fosse in grado di leggere ad alta voce, tanto che si dice che in impeti d'ira, gli lanciasse i libri in testa!
Ieri ho "incontrato" il blog di Francesca Vitale, Dis, mamma di Dis, come si difinisce lei. Il titolo accattivante: Toc, Toc... DISturbo?
Francesca si sta specializzando nel trovare soluzioni pratiche per studenti, genitori ed insegnanti, e dal suo blog si vede.
In particolare oggi voglio segnalarvi il suo articolo sul La penna del disgrafico. Molto utili le osservazioni che fa sull'uso della penna, che può diventare un vero strumento di tortura per i bambini e che mette in crisi non poche insegnanti nel primo anno di scuola elementare.
Microsoft Comic Chat, era un simpatico software in uso negli anni 90, in grado di trasformare la conversazione in una striscia di fumetti, associando ogni utente a un avatar a scelta fra gli otto a disposizione.
Oggi, grazie ad un'idea dello scrittore e giornalista Gianluca Nicoletti, papà di un ragazzo autistico di 13 anni, questo software rivivrebbe in un nuovo progetto dal nome Vintage Comic Chat.