Pare che oggi sia davvero un gran bel giorno per l'Italia, ma non…
Ho ritrovato una poesia che ho ascoltato tanti anni fa, direttamente attraverso la sua autrice, la mamma Ornella Bergadano. La ritrovo oggi, dopo tanto tempo (è stata messa anche nel foglietto illustrativo dell'AID) e voglio farvela conoscere:
Parliamo di terapia logopedica. Nonostante in Italia ci sono tanti studi in merito, è da poco che si stanno accumulando dati relativi all'efficacia dei trattamenti abilitativi dando indicazioni nella pratica clinica.
Una notizia che può creare reazioni opposte: l'abolizione del corsivo.
Al convegno di Milano della SIPPS (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale) l'opinione del dottore Italo Farnetani è che lo stampatello dovrebbe diventare la scrittura ufficiale delle elementari lasciando al corsivo il ruolo di comprimario che gli alunni potrebbero scegliere come «seconda» materia facoltativa. Farnetani, noto specialista e autore di testi storici della pediatria, appartiene anche all’Accademia della Crusca.
Partendo dalle ricerche sul cervello matematico dei neonati di cui vi ho parlato qui (e secondo cui “I genitori che parlano di numeri quando si rivolgono ai loro bimbi piccoli – anche se i bambini lì per lì non sembrano afferrare il significato – in realtà danno un notevole impulso a che imparino la matematica”) vi consiglio un libro per giocare con i numeri insieme ai piccoli, già dai 3 anni: Numeri in testa di Alessandro Sanna. Questo libro esplora il mondo dei numeri, e lo fa con spirito innovativo e ludico, caratteristico dell’autore.
Ecco un'iniziativa che andrebbe diffusa nelle scuole, dalla materna all'università: Adotta una parola.
La Società Dante Alighieri ha lanciato questa campagna in collaborazione con quattro dei più importanti dizionari italiani. Adotta una parola ha lo scopo di “sensibilizzare il pubblico ad un uso corretto e consapevole della lingua, favorire una conoscenza più ampia del lessico, monitorare l’uso di alcuni termini, proteggerne altri dall’estinzione”. Anche in Spagna e Gran Bretagna esistono iniziative del genere.
Vi ricordate Gianfranco Zavalloni, quello dei diritti naturali di bimbi e bimbe e della Pedagogia della lumaca?
Gianfranco è, naturalmente, anche un convinto ecologista. E', infatti, fra i fondatori dell’Ecoistituto di Cesena, una onlus che lavora per diffondere “tecnologie a misura d’uomo”. Sostenitore della Rete Italiana delle Scuola di Ecologia all'Aperto.
Ho appena scoperto l'esperienza di Bruna nel suo blog. Bruna racconta:
"mi sono imbattuta sul sito dell'Aigam (Associazione Italiana Gordon per l'Apprendimento Musicale). Chiamai l'insegnante di riferimento della mia zona per iniziare una prova. Michelle aveva 3 mesi quando la portai alla prima lezione. Inizialmente non capivo bene, non mi ero informata moltissimo sul metodo. Sinceramente ero anche molto scettica. E invece, settimana dopo settimana mi rendevo conto di quanto Michelle stesse assorbendo, quanto rispondeva agli stimoli che riceveva."
Se vi siete incuriositi potete vedere questo video o leggere il libro Ascolta con lui, Canta per lui, anche con CD audio.
Con grande piacere e massimo interesse, ho avuto modo di conoscere e ascoltare il Professor Dario Ianes in un Convegno promosso dalla sezione AID di Potenza dal titolo: Dislessia, Didattica e Nuove Linee Guida. Il professor Ianes, psicologo dell'educazione, è ben noto nel mondo della scuola per il suo lungo e proficuo lavoro dedicato ai bambini con bisogni speciali.
Il 9 ottobre è stata celebrata la 9^ Giornata nazionale della persona con sindrome di Down che, nell'edizione 2011, promuove l'integrazione sportiva degli atleti con sindrome di Down. L'obiettivo è stato quello di sensibilizzare l'opinione pubblica per creare una nuova cultura che superi i pregiudizi e i luoghi comuni che ancora accompagnano le persone affette da questa sindrome. Lo sport come integrazione sociale, dunque.
Testimonial d'eccezione della Giornata è stato Javier Zanetti, capitano dell'Inter, campione di correttezza e di impegno sociale dentro e fuori dal campo.
E stato in tale occasione che, girando in rete, ho conosciuto questa poesia scritta da una mamma, che vi riporto:
Le neuroscienze sono in continua evoluzione, così come il concetto di neuroplasticità (di cui avevo parlato qui), ossia la proprietà del cervello di essere malleabile sempre, non solo nell’infanzia.
La tesi che ha scatenato la rivoluzione della neuroscienza ci dice che il cervello è in grado di cambiare se stesso e può funzionalmente riorganizzare ogni sua parte per sopperire alle carenze che si vengono a creare in seguito ai traumi o al lento processo di invecchiamento. Non solo. L’intera esperienza umana può essere spiegata esplorando le potenzialità del cervello malleabile: la creatività e l’amore, la dipendenza e l’ossessione.
Un corretto sviluppo della motricità fine è essenziale per l'evolversi della scrittura. Purtroppo il bambino disgrafico e/o disprassico ha difficoltà in queste attività. E' per questo che necessita, più degli altri, di seguire un iter specifico anche alle elementari, dove questo non sia stato fatto alla materna.
Come già spiegato, ci sono alcune attività montessoriane molto utili a tale scopo. E' proprio partendo da lì che ho avuto modo di trovare in rete delle risorse interessanti come questa che ora vi mostro.