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L’EDUCAZIONE LENTA

Carl Honorè ha scritto due libri, entrambi tradotti in decine di lingue: ...E vinse la Tartaruga e Genitori slow. Entrambi sono una riflessione su uno stile di vita più umano, più vero. Un'interessante intervista all'autore è apparse sulla rivista francese Silence, qualche mese fa, dedicando un numero dedicato a L'éducation lente. Il sottotitolo del libro in italiano è: Educare senza stress con la filosofia della lentezza. Ne riporto il pezzo finale che mi è piaciuto particolarmente. L'intervista intera la trovate qui.

E ALLORA? TARARI’ TARARERA

Tararì tararera di Emanuela Bussolati, è un divertentissimo libro per bambini da 0 a 6 anni. Premiato come Miglior Libro 0/6 anni all’interno del Premio Andersen. È scritto, per l’appunto, in una lingua inventata, nata dal lungo ascolto dell’universo dei bambini. Ecco un modo per coinvolgere con una voce narrante partecipe e allegra, un modo diverso di far amare i libri ai bambini piccoli. Come ci spiega l'autrice nel Blog Terre di mezzo:

Mi sono resa conto in questi anni che la tecnica di lettura toglie spesso all'apprendista lettore il gusto di leggere. E su questo ormai si è discusso parecchio. Come sulla necessità di dare libri ai bambini ancora in età precoce. 

CORRENTE ELETTRICA PER MIGLIORARE IN MATEMATICA!

La ricerca che oggi vi propongo è dello scorso anno, piuttosto interessante:

A che scopo far passare delle deboli correnti elettriche nei nostri cervelli? Per migliorare le nostre abilità matematiche, secondo la nuova ricerca condotta all'Università di Oxford. I ricercatori hanno infatti scoperto che facendo passare una debole corrente elettrica attraverso il cervello, è possibile aumentare la predisposizione alla matematica per circa sei mesi.

IL METODO “LIBERA…MENTE IMPARO”

E' con grandissima gioia e riconoscenza alla Professoressa Lucia Maria Collerone che pubblico un suo Guest Post sul metodo Libera...mente imparo da lei creato.   di Lucia Maria Collerone

La scuola primaria ha il dovere di garantire la sua azione mirata, intenzionale e professionale al raggiungimento degli obiettivi istituzionali che riguardano l’acquisizione della letto scrittura e del calcolo, attraverso la scelta di un metodo e di una didattica che favorisca e faciliti tale apprendimento in ogni alunno.

I metodi tradizionali d’insegnamento della letto scrittura non sembrano garantire a tutti i bambini la certezza di basi cognitive solide per la decodifica della letto scrittura. Tale mancanza viene spesso mascherata da apprendimenti strumentali reputabili anticipatori ed eccellenti, ma che si evidenzia nel futuro scolastico con un rifiuto, a volte drastico, della scuola e delle attività di apprendimento correlate.

IL GENE DEL LINGUAGGIO

Il linguaggio umano è ancora un mistero per gli scienziati. In particolare, una delle ultime scoperte è avvenuta studiando, come sempre, il Dna. Sul Corriere della Sera di ottobre si legge che nel 2001 si scoprì un’intera famiglia della periferia londinese con problemi di articolazione dei suoni.

IL CERVELLO RICONOSCE LE PAROLE VISIVAMENTE

Un'interessante scoperta* pubblicata ieri (naturalmente viene dall'America!) e che potrà essere utile per capire come aiutare meglio i dislessici:

I lettori esperti sono in grado di riconoscere le parole perchè collocate in una sorta di dizionario visivo, questo è quello che hanno scoperto i neuroscienziati della Georgetown University Medical Center (GUMC).

UN BAMBINO DISLESSICO E LA SUA NONNA: “LE PAROLE SCAPPATE”

un-bambino-dislessico-e-la-sua-nonna-le-parol-L-jQCGq7 Le parole possono apparire, scomparire e anche scappare, come nell'ispirato libro dell'artista e illustratrice per bambini Arianna Palpini. I protagonisti del suo Le parole scappate sono un bambino dislessico e la sua nonna, malata di Alzheimer. Ognuno chiuso in suo mondo di vissuti dolorosi in cui le parole, attraverso la delicatissima storia, sono alla ricerca di un loro significato profondo. Un libro che parte da una storia vera, come si capisce dalla dedica in prima pagina. Un racconto a due voci, differenziate nel testo con due colori diversi: il nero per la nonna, il blù per il bambino. Un finale che porta verso una strada comune...

COMUNICARE LA DIAGNOSI DI DISLESSIA AI BAMBINI

Qualche giorno fa mamma Catia aveva affrontato nel suo blog A scuola con Matilde l'argomento della comunicazione della diagnosi di dislessia ai bambini. Nella Guida alla dislessia per i genitori, pubblicato dall'AID, viene trattato anche questo argomento. Fra tutti i consigli che vengono dati (e che Catia riporta),  ne cito alcuni che mi sembrano particolarmente "critici". - Spiegategli che questo non è colpa sua, nè dei genitori o della scuola. E’ qualcosa che succede senza motivo, come avere i capelli di un determinato colore, o gli occhi azzurri.

IL PORTALE GOLD PER GLI INSEGNANTI

Che cosa è GOLD? GOLD è la banca dati Internet delle esperienze più innovative ed interessanti realizzate nelle scuole italiane di ogni ordine e grado. Scopo di GOLD è diffondere a beneficio di tutti il patrimonio di ‘conoscenza didattica’ prodotto dalle scuole - idee e strumenti realizzati in situazione ma trasferibili in contesti diversi.