Come promesso qui, continuo a riportare dei brani tratti dalle Linee Guida della Legge 170 sulla dislessia, dove si parla di didattica individualizzata e didattica personalizzata.
Sto leggendo il libro Dislessia nei giovani adulti. Strumenti compensativi e strategie per il successo, pubblicato pochi mesi fa dalla Erickson.
Il libro comprende una serie di contributi sul tema della dislessia in età adulta, tratti dal Convegno AID 2010 a Reggio Emilia.
Essendo il primo libro italiano a trattare tale argomento ritengo che sia un punto di riferimento utile per tutti i professionisti che si occupano di dislessia (fatta eccezione per i docenti), basandosi soprattuto sulla clinica.
Fra i tanti articoli c'è però una vera chicca, quello intitolato: Neurodiversità e dislessia: strategie di compensazione o approcci diversi? di Ross Cooper, dislessico, professore universitario, che sottolinea il proprio "orgoglio dislessico", ponendo il tema della neurodiversità e della dislessia non più come deficit, ma come differenza.
Come insegnare a mamma e papà ad amare i libri per bambini? «Se i tuoi genitori sognano di fare un bel viaggio e di andare lontano lontano su un’isola assolata… ma hanno più monetine che bigliettoni… mettigli un cappello in testa e portali in una bella libreria». «Se i tuoi genitori tremano all’idea di incontrare la parola morte in uno dei tuoi libri… spiegagli con calma che tu conosci delle storie che li aiuteranno a diventare forti, molto forti! E che uno scheletro certamente non morde!».
E' con grandissima soddisfazione che vi comunico che nel mese di Novembre il…
Oggi vorrei cominciare a proporre una serie di articoli riportanti vari stralci tratti dalle Linee Guida stabilite dal Decreto attuativo della legge 170 sulla dislessia.
Parto dal mettere in evidenza il capitolo 4 paragrafo 4 sulla Didattica per le lingue straniere:
Un libro uscito in America quest'anno: The Dyslexic Advantage di Fernette and Brock Eide.
Nel libro si delineano quattro profili di maggiore forza, e fondamentalmente ognuno di questi profili riflette un modo diverso ma correlato, in cui i cervelli dislessici sono particolarmente bravi a mettere insieme grandi immagini, o guardando un contesto più ampio, o immaginando come i processi si svolgono nel corso del tempo.
In onore del grande scrittore americano, Mark Twain, Google dedica oggi il Doodle in homepage. Si crede che Twain fosse dislessico perchè ebbe problemi scolastici tali da fargli abbandonare la scuola, a quel tempo privata. Per cui Mark imparò a leggere e scrivere a casa, grazie alla mamma e riuscì a farsi una cultura in biblioteca, leggendo tantissimo.
Prendo spunto da questo scrittore americano per parlarvi di un altro grande scrittore dislessico vivente: John Irving.
Oggi nella pagina delle Testimonianze ho trovato questo commento che ho deciso di…
"Albero della saggezza, sai dirmi dov'è il guerriero?" Fare yoga con i piccoli è una fiaba, uno scambio di battute fra due fratelli, Gloria e Leonardo, i figli dell'autrice, fonte di ispirazione per scrivere il suo libro Giochiamo allo Yoga.
Un altro brano tratto dal libro Le parole scappate, nel quale…
Nel normale sviluppo del bambino c'è una fase detta del Gioco Simbolico. E' molto importante conoscerla perchè, laddove non avviene per tempo, è utile stimolarla.
Il gioco simbolico appare attorno ai 12/15 mesi di vita e si sviluppa nell'arco di tutta la prima infanzia, fino a 6 anni.
Una carrellata di immagini su Picture Book, una directory che raccoglie i più famosi illustratori di libri per bambini da tutto il mondo.