Arriva il momento, per i nostri ragazzi, di scegliere la Scuola Superiore. Scelta…
Oggi vorrei parlarvi di un argomento che mi sta a cuore e penso stia a cuore a tutti quelli che si occupano di giovani e scuola. Sono delle riflessioni relative al modo di insegnare apparse sull'articolo Perchè gli studenti non ascoltano? di Maria Piscitelli, apparso su Education 2.0.
L'articolo della Piscitelli è una risposta ad un altro articolo apparso su Repubblica dal titolo "La fine dell'umanesimo", scritto dal noto scrittore Marco Lodoli.
Senza addentrarmi nei dettagli vorrei sottolineare la necessità che il modo di fare scuola diventi quello di cui si fa portavoce al Piscitelli.
...Sul piano didattico si continua a prediligere la spiegazione, la logica dimostrativa e il ragionamento ipotetico-deduttivo che, richiedendo complessi processi mentali, raramente supportati da approcci motivanti, generano difficoltà e disamore allo studio. In effetti non sono molti i docenti disponibili a cambiare, cioè a praticare in classe la discussione, esercitando l’alunno alla dialettica e alla negoziazione dei significati; a usare linguaggi e testi multimediali familiari ai giovani e sovente facilitatori di apprendimento; ad attualizzare le tematiche trattate, con frequenti raffronti tra presente e passato...
La domanda che pongono molti genitori e che mi pongo io stessa di…
Dopo il libro Riprendiamoci la scuola, Alex Corlazzoli pubblica un altro libro: La scuola che resiste. Nella scuola di Corlazzoli la vita non è fuori, ma dentro l'aula, e i bambini non devono adeguarsi ai programmi, ma provare loro stessi i modi giusti di apprendere.
Se poi volete seguire i suoi articoli su Il fatto Quotidiano andate su questo link: http://www.ilfattoquotidiano.it/
In uno dei suoi ultimi articoli riporta una interessante notizia:
Sono una donna e una mamma che si impegna per migliorare lo stile di vita proprio e degli altri, con una particolare attenzione ai bambini e agli adolescenti. Sono convinta anche che nutrirsi e curarsi in modo naturale offre maggiori possibilità di vivere in uno stato di benessere profondo.
Non sopporto chi lucra sulla salute della gente e, ancor di più, dei nostri figli. Ecco perchè mi fa rabbia vedere in rete certa pubblicità di un ben noto Energy Drink che, addirittura, promette di far "prendere voti alti senza perdersi nemmeno una festa"!
Più volte, durante i corsi che ho fatto per i docenti riguardo alla formazione sulla dislessia mi veniva chiesto: come fare ad individuare dei possibili segnali di rischio, soprattuto nei ragazzi delle scuole medie o superiori?
In effetti la dislessia, soprattutto se compensata, si manifesta in modo meno evidente ed è ancora più importante, a mio avviso, il ruolo degli insegnanti nella sua individuazione.
Come scrive Maristella Craighero nel capitolo sulla legge 170, nel nuovissimo libro della Erickson La dislessia. Intervento logopedico nei DSA, dovrebbe innanzitutto insospettire un'eccessiva discordanza tra le prove scritte e quelle orali o, comunque, una marcata disomogeneità nel rendimento.
Lo sapevate che George Clooney era (è) dislessico? Per me è stata una sorpresa! La…
Martina Milanese e Giuliana Grosso, mamma e figlia. Tutte e due cariche di energia creativa che hanno convogliato in due libri. Il primo: Le più belle fiabe di Martina. Il secondo: Aquilegia e il Popolo dei Fiori.
Giuliana racconta:
Un interessante studio che potrebbe avere ripercussioni sul trattamento della dislessia e che compara musica e lettura: un gruppo di ricercatori italiani ha scoperto che i musicisti per leggere un testo, al contrario delle altre persone, "reclutano" le stesse aree abitualmente coinvolte per leggere un pentagramma.
Lo studio, pubblicato su Neuropsychologia, è stato condotto da Alice Mado Proverbio, Mirella Manfredi e Roberta Adorni dell'Università Milano-Bicocca e Alberto Zani dell'Istituto di Bioimmagini e Fisiologia molecolare del CNR di Milano.
Scratch è un programma pensato per sviluppare competenze informatiche e abilità nell'ambito del digital storytelling in utenti giovani e giovanissimi, a partire dagli 8 anni.
Semplice e divertente da utilizzare, integra un linguaggio di programmazione a oggetti con cui creare storie interattive ricche di animazioni, musiche, effetti grafici e sonori, che poi è possibile pubblicare e condividere sul Web. Divertendosi, e applicando concretamente concetti matematici e computazionali fondamentali, i ragazzi allenano capacità di ragionamento, logica, creatività e progettazione cooperativa.
Il software è gratutito e tutti possono accedere alla piattaforma, disponibile in diverse lingue su questo sito: http://info.scratch.mit.edu/it/.
E' un utilissimo strumento per i docenti e in Italia Alessandro Colombi ne ha fatto un testo pubblicato dalle edizioni Erickson per aiutare gli educatori che vogliono interfacciarsi con quest'interessantissimo programma. Il titolo è Immagina, Programma e Condividi con Scratch.
Che gli zuccheri fossero dannosi alla salute era già noto, ma che potesse provocare problemi di…
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