Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

Tender To Nave Italia: una realtà di cui andare fieri!

1
Riporto il progetto di Tender To Nave Italia. Mio figlio ha da poco fatto un'esperienza di 5 giorni con loro e con alcuni esperti dell'Associazione Italiana Dislessia. Trovo che siano cose davvero importanti che andrebbero fatte conoscere a tutti, perchè spesso ci lamentiamo che in Italia siamo arretrati, che non si fa nulla di buono... basta guardarsi un pò intorno e poi... partecipare! Un'esperienza unica nel suo genere...I ragazzi hanno dovuto fare i conti con una realtà completamente nuova: hanno lavorato al fianco dei marinai, del comandante, del nostromo, dei cuochi. E poi hanno sperimentato che per imparare una cosa nuova ci vuole partecipazione e modi di fare da loro già conosciuti ma poco utilizzati (uso di materiale multimediale, confronto diretto, visualizzazione...).

L’ERRORE A SCUOLA, ovvero MEGLIO IMPARARE RIDENDO CHE PIANGENDO

bambini_2
 
"Perché - si domandava Pinocchio – perché andare per la strada è una brutta cosa, mentre andare a scuola è bene? A me sembra il contrario, pensava; mi sembra che per le strade ci siano tante cose da vedere, mentre a scuola c’è poco spazio e bisogna per forza stare fermi, non fare rumore, con un maestro che è già cambiato tre volte dall’inizio dell’anno" (Canevaro, 1976).

TESTIMONIANZA DI UNA MAMMA: Il mio bambino ha un’intelligenza diversa

Una mamma parla di suo  figlio  Alessio di 8 anni:

 

... Fino ai suoi tre anni, nessuno si è accorto che c’era in lui qualcosa di “diverso”. Le sue tappe di sviluppo sono state nella norma, anche se - rispetto alle sorelle prima e al fratello più piccolo dopo - un po’ tardive. In particolare è stato più difficile, rispetto agli altri, togliergli il pannolino e insegnargli il controllo degli sfinteri. Anche il linguaggio si è presentato tardi, con una lieve “dislalia” (errori di pronuncia che però sono molto diffusi nei bambini piccoli), però ha parlato subito con una tale proprietà di linguaggio che abbiamo continuato a pensare che tutto andasse bene. A tre anni, iniziata la scuola materna, sono cominciati a “suonare” i primi campanelli d’allarme.

 

DANIEL PENNAC: ASINO, PROFESSORE, SCRITTORE… FORSE DISLESSICO!

daniel-pennac
 
Diario di scuola, l'ultimo libro di Daniel Pennac, lo scrittore francese noto al pubblico per il Ciclo di Malaussène e per il libro Come un romanzo, affronta il grande tema della scuola dal punto di vista degli alunni. In verità dicendo “alunni“ si dice qualcosa di troppo vago: qui è in gioco il punto di vista degli “sfaticati“, dei “fannulloni“, degli “scavezzacollo“, dei “cattivi soggetti“, insomma di quelli che vanno male a scuola. Pennac, ex somaro lui stesso, studia questa figura popolare e ampiamente diffusa dandogli nobiltà, restituendogli anche il peso d‘angoscia e di dolore che gli appartiene. Il libro mescola ricordi autobiografici e riflessioni sulla pedagogia, sulle universali disfunzioni dell‘istituto scolastico, sul ruolo dei genitori e della famiglia, sulla devastazione introdotta dal giovanilismo, sul ruolo della televisione e di tutte le declinazioni dei media contemporanei.