Ecco un libro che porterò con me "sotto l'ombrellone": Intelligenza ecologica di Daniel Goleman:
La salvaguardia dell’ambiente è una questione di ideologia?
No.
Un problema di comportamento?
Nemmeno.
È un’emergenza cognitiva che minaccia tutti.
Solo l’evoluzione del cervello verso l’intelligenza ecologica
può salvare la specie umana.
Nemmeno.
È un’emergenza cognitiva che minaccia tutti.
Solo l’evoluzione del cervello verso l’intelligenza ecologica
può salvare la specie umana.
Non basta un’informazione trasparente per diventare i consumatori consapevoli di un mercato ecosostenibile. Occorre un radicale cambiamento cognitivo, che ci permetta di reagire a una vernice al piombo con la stessa istintiva percezione di pericolo che da millenni proviamo alla vista di un predatore.
Gianni Rodari a trent’anni dalla morte e a novant’anni dalla nascita. Infatti era nato il 23 ottobre 1920 a Omegna, nei pressi del Lago d’Orta. Muore il 10 aprile del 1980 a Roma. Rodari è stato uno scrittore che è riuscito a trasformare radicalmente la letteratura per l’infanzia, ovvero quella letteratura che ha intessuto un dialogo costante con le generazioni scolarizzare. Quelle generazioni che hanno attraversato stagioni impegnate e particolari della vita italiana. Quelle generazioni che ben si sono confrontate con la lezione di don Lorenzo Milani e che sono andate oltre sia in termini esistenziali sia sul piano di un raccordo tra metodologia educativa e cultura.
Brano tratto da
AUTOPRESENTAZIONE
(mostra del libro italiano per l’infanzia e la gioventù: Monaco di Baviera, 1977)
...L’ideale sarebbero libri capaci di impegnare, divertire, sfidare, mettere in moto tutte le energie della personalità infantile così come riesce a fare un buon giocattolo. Chiarisco ancora: non vorrei mai che un bambino lasciasse la sua palla, o il suo pallone, per leggere un libro, ma che fosse così contento, così intero nella lettura come è contento e intero nel gioco.
Rodari quest'anno avrebbe fatto 90 anni. Per ricordare l'opera e il pensiero di questo uomo "bambino" ho deciso di dedicargli alcuni articoli. Questo è il primo.
...Le condizioni di una lettura disinteressata e veramente educativa sono molte e complesse, e assai raramente si realizzano nella scuola. Personalmente non sarei capace di esporle in modo ordinato e convincente. Posso accennare ad alcune che mi sembrano particolarmente importanti.
La prima è questa: che la lettura sia, in qualche misura, fine a se stessa, come il gioco.
Quando il maestro, durante gli ultimi dieci minuti di lezione, prima che suoni il campanello, premia l’attenzione o il buon lavoro della scolaresca leggendo qualche pagina di Pinocchio o di Robinson Crusoe, egli considera quei momenti probabilmente come una semplice distensione.
Al contrario, invece, è assai difficile che in quella mattinata egli abbia fatto qualcosa di più utile.
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Nel sito di due colleghe logopediste, ho trovato ben spiegato cosa è la deglutizione atipica e come si cura...
La deglutizione atipica nei bambini è legata alla persistenza nel tempo di movimenti disfunzionali della lingua, non necessariamente dovuti ad una patologia, ma di solito collegati a “cattive abitudini” del movimento e della postura.
Mentre il bambino parla e deglutisce la lingua si muove in avanti in maniera eccessiva e talvolta assume una posizione troppo arretrata o troppo avanzata in condizioni di riposo.
A riposo il bambino può tenere la lingua tra i denti anteriori, a volte addirittura un po’ protrusa al di fuori della bocca.
La deglutizione effettuata con una spinta in avanti della lingua è normale nel lattante, ma di solito nel bambino più grande e nell’adulto la spinta della lingua viene sostituita dal suo puntamento contro il palato.
Se la lingua continua a spingere in avanti, il bambino potrà avere un aspetto, una deglutizione ed un modo di pronunciare determinati suoni diversi rispetto ai suoi coetanei.
Il trattamento dei bambini con alterazioni funzionali della deglutizione è solitamente affrontato da un’equipe di specialisti, che include il dentista, l’ortodonzista, il logopedista e il pediatra.
Proviamo, per un attimo, a metterci nei panni di un bambino o…