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IL CIUCCIO E I DISTURBI DI LINGUAGGIO

Questo studio è illuminante!!! Naturalmente si riferisce anche all'uso del biberon. Quanti genitori mi dicono che per comodità fanno bere al biberon anche fino a 9-10 anni!!!! Tanto è solo per qualche minuto!!!! Ma no! Oltre ai problemi del linguaggio anche la deglutizione resterà quella infantile, con notevoli problemi all'occlusione dentale. Ma cresciamo bambini o vitelli, che pensiamo debbano bere per forza il latte (e poi dal biberon) fino ad essere grandicelli???? I bambini che usano il ciuccio dopo i 3 anni d'eta' hanno tre volte piu' probabilita' di avere disturbi della parola, come balbuzie o sigmatismo, cioè il difetto di pronuncia della "esse". Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista BMC Paediatrics di Washington. I bambini che hanno usato il succhiotto per almeno 3 anni hanno più difficoltà a parlare una volta cresciuti. Lo stesso risultato per chi si succhia il pollice, un'abitudine che può ritardare l'inizio della comunicazione verbale. ciuccio

I BAMBINI E LA POESIA

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La poesia negli ultimi tempi ha riconquistato inaspettatamente un ampio spazio nel panorama culturale italiano. Tante sono, infatti, le iniziative volte a catturare un pubblico più eterogeneo attraverso letture pubbliche, incontri, pubblicazioni, riedizioni, distribuzioni a basso costo di testi poetici allegati a riviste e quotidiani: tutto ciò con lo scopo di togliere alla poesia quel ruolo di "Cenerentola", destinata a un pubblico ristretto.

14 ELEMENTI A FAVORE DI UNA VERA QUALITÀ DELLA SCUOLA secondo GIANFRANCO ZAVALLONI

W020090615345177969699 ECCO UN PRIMO ELENCO DI 14 ELEMENTI, A FAVORE DI UNA VERA QUALITÀ DELLA SCUOLA. di Gianfranco Zavalloni 1. Presenza di laboratori o atelier tecnici. Mi riferisco ai laboratori di falegnameria, di storia, di scienze, di ceramica, di cucina, atelier artistici, palestre con attrezzature per judo, aikido… Sono luoghi attrezzati che danno la possibilità di usare tutti i cinque sensi e tutto il corpo, con particolare attenzione alle abilità manuali. 2. Cortili armoniosi e presenza di verde. Un’attenzione particolare va data alle scuole che adottano i progetti di orto didattico. Questo favorisce una serie di attività coinvolgenti a livello cognitivo, scientifico e pedagogico. Basti ricordare l’importanza dei “tempi di attesa e di maturazione”.

LETTERA DI UN PADRE ALLA MAESTRA DELLA SUA BIMBA DI I^

ALLA MAESTRA DI PRIMA ELEMENTARE DI BETH Non conoscevo l'uomo davanti a me questa mattina. Ma ho notato che tutti e due camminavamo un po' più diritti, un po' più orgogliosi, tenendo per mano le nostre figlie. Eravamo orgogliosi ma apprensivi in quella giornata importante. Le nostre bambine cominciavano la prima elementare. Stavamo per consegnarle, almeno per :un certo periodo, a quell'istituzione che chiamiamo scuola. child

 

AUTISMO: UN DIVERSO MODO DI ESSERE

MamaBear Pubblichiamo i punti principali del programma di Aspie For Freedom, il movimento di liberazione degli autistici. L’AFF ha scelto il simbolo dell’infinito per indicare l’autismo e rifiuta il puzzle, l’altro simbolo comunemente usato, perché favorisce l’idea che gli autistici siano in qualche modo “mancanti”.

BRUNO MUNARI: PEDAGOSITA E ARTISTA DEI 5 SENSI

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Fedele alla sua utopia di un mondo migliore, Munari realizzò i laboratori Giocare con l'arte, che si prefiggono di stimolare la creatività e il pensiero progettuale nei bambini. Un progetto per il futuro, in una società dove il bambino possa essere riconosciuto come una persona e non come un adulto in miniatura, a cui proporre come giocattoli riproduzioni in formato ridotto di oggetti degli adulti.

PER UNA SCUOLA CREATIVA: INTERVISTA A ZAVALLONI

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Intervento di Gianfranco Zavalloni in occasione del Convegno GIANNI RODARI E LA SCUOLA DELLA FANTASIA tenutosi a Cesena il 6 e 7 maggio 2005 in occasione dei 25 anni dalla morte dello scrittore. La politica e la creatività. Io credo che una scuola possa essere creativa prima di tutto se la società in generale si pone nell’atteggiamento creativo. Siccome vicino ho il mio amico Gualdi Daniele,che è assessore, gli suggerisco una cosa che ho ascoltato questi giorni. Pochi giorni fa ero in un paese del Caribe, in Repubblica Dominicana, e siamo stati invitati a pranzo da un Sottosegretario del Ministero della cultura: il Sottosegretario alla Creatività popolare. Ecco io credo che sarebbe interessante se nei nostri comuni cominciassero ad esserci gli Assessori alla Fantasia, alla Creatività. Credo sia importante cominciare anche a capire che questo non è solo un degli aspetti marginali, ma può divenire uno degli aspetti sostanziali del governo del territorio.