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COMINCIO COL BRAIN GYM!

Ho cominciato la formazione in Brain Gym con la pedagogista Maria Paola Casali. La ringrazio di cuore per quello che ho imparato da lei in questi giorni. Vi dò solo un assaggino...
Maria Paola durante uno dei suoi corsi. La Kinesiologia educativa e il Brain Gym aiutano l'integrazione tra il sistema limbico (le emozioni), la corteccia cerebrale (il pensiero conscio-associativo) e il cervello posteriore e anteriore (ricezione ed espressione), se vogliamo usufruire delle nostre piene potenzialità. Spesso a causa dello stress o della postura sbagliata i due emisferi comunicano male, cioè con poco successo, ed uno dei due prende il sopravvento. Quindi, di conseguenza, reagiamo solo in modo riflesso, dominati dal nostro centro di sopravvivenza. POSITIVITA' del Brain Gym: non usa i termini “problema” o “difficoltà”, che implicano già un giudizio di valore, ma preferisce parlare di “sfide”, termine che evoca l’esercizio della libertà di scelta.

PEARCY JACKSON: SUPERARE I LIMITI RENDENDOLI PUNTI DI FORZA

 
Il regista del film Pearcy Jackson e gli Dei dell'Olimpo, durante un’intervista per New Strait Times, ha parlato del film e dei motivi che l’hanno spinto a prendere le redini di questo progetto: “Mia figlia è dislessica e le è capitato di ascoltare gli audiolibri di Percy Jackson. Un giorno sono passato vicino la sua camera e, visto che la storia mi intrigava molto, mi sono messo ad ascoltare con lei.
 

IL NOTEBOOK A SCUOLA

 
 
In provincia di Como una Scuola secondaria di primo grado ha una classe intera dotata di notebook. Peccato che i più non si accorgano dell'importanza di tale esperienza, non solo per i ragazzi dislessici!!! Non è una questione di moda, ma un'esigenza di rinnovare la didattica. Certo, per fare questo non basta avere il PC a scuola, ma dall'articolo sembrerebbe che stiano lavorando nel senso giusto.
Quaderni, astucci multiaccessoriati e penne vengono parzialmente abbandonati.  In una delle seconde classi della scuola media Marie Curie tutti gli alunni si cimentano con questa nuova modalità di raccolta appunti e preparazione di documenti, un po’ come avviene anche a casa dove l’impiego del computer velocizza lo svolgimento di compiti e ricerche di approfondimento.

NARRATE, NARRATE AI BAMBINI

Non bisogna rimpiangere le fiabe narrate a memoria: nel lontano passato non avevano libri e non sapevano leggere. Ora che abbiamo e sappiamo, dobbiamo leggere i libri ai bambini. Bisogna leggerli perché fanno bene a chi ascolta, a chi legge, e al legame che si crea fra i due. Bisogna leggerli perché la voce umana ha una vitamina segreta, che fa crescere i piccoli, e che non si trova nei Compact Disc di fiabe e alla televisione. Bisogna leggerli in un posto in cui si sta bene, a ore costanti del giorno, così si crea un'abitudine. Bisogna leggere libri belli, che anche il lettore provi piacere e leggere, così al bambino arriva quel libro acceso da quel piacere, e lo fa crescere.