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LA SCUOLA ITALIANA: LE MIE RIFLESSIONI COME MAMMA DI RAGAZZI DISLESSICI

 

E' da poco cominciata la Scuola e già si diffondono notizie non proprio buone!

Infatti secondo il Rapporto Istat , la scuola italiana "si distingue negativamente nel contesto europeo per la quota di giovani di 18-24 anni che hanno abbandonato gli studi senza aver conseguito un diploma di scuola superiore, pari al 19,2 per cento nel 2009, oltre quattro punti percentuali in più della media Ue". Quanto ai contenuti, "secondo l'indagine Pisa promossa dall'Ocse, il punteggio medio degli studenti italiani 15enni nelle competenze in lettura è inferiore di 23 punti alla media internazionale”, che risultano sempre inferiori al valori medi Ocse anche per le competenze in matematica e scienze. Risultiamo indietro anche per numero di laureati. Tutto questo ha poi conseguenze molto pesanti sul mercato del lavoro.

C'è da pensare che effettivamente qualcosa non funziona come dovrebbe. E noi genitori di ragazzi dislessici siamo più preoccupati degli altri, perchè la riuscita dei nostri figli a scuola è legata a tante altre variabili interne ed esterne.

LO STRANO CASO DEL CANE UCCISO A MEZZANOTTE

Sto leggendo Lo Strano caso del cane ucciso a mezzanotte. Essendomi avvicinata da poco al mondo della Sindrome di Asperger, trovo che questo racconto sia veramente un modo per capire come queste persone vedono il mondo... Perciò vi riporto l'intervista a Mark Haddon di Piergiorgio Odifreddi.
 

Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte di Mark Haddon (Einaudi, 2003) è uno dei successi editoriali dell’anno. Il romanzo, tradotto in decine di lingue, è narrato in prima persona da un ragazzo autistico che guarda il mondo sotto la specie della Matematica, al punto da numerare i capitoli del suo libro secondo la successione dei numeri primi.

STRATEGIE DIDATTICHE PER I DISLESSICI

Strategie didattiche per gli studenti dislessici in tutti i gradi di scuola (testo tradotto da “Accommodating students with dyslexia in all classroom settings” International Dyslexia Association (IDA) Insegnare a studenti con dislessia all’interno dei vari gradi e ordini scolastici è una sfida. Sia gli insegnanti di educazione generale che quelli di educazione speciale cercano adattamenti che incoraggino l’apprendimento e la gestione di una classe di alunni con stili di apprendimento eterogenei. E’ importante indentificare quegli adattamenti che sia ragionevole richiedere agli insegnanti in ogni ambiente scolastico. Le seguenti modalità di adattamento sembrano ragionevoli e danno una cornice di riferimento per aiutare gli studenti con problemi di apprendimento a raggiungere obiettivi importanti sia nelle classi di educazione generale che specifica. Tali modalità di adattamento comprendono uso di materiali, strategie didattiche interattive e tengono conto le performance dello studente.

ELIAS CANETTI E LA SUA ESPERIENZA DI LETTURA DA BAMBINO

 
Un meraviglioso brano sull'esperienza personale del leggere da bambino, tratto dal libro di Elias Canetti La lingua salvata:
Andavo già a scuola da qualche mese, quando accadde una cosa solenne ed eccitante che determinò tutta la mia successiva esistenza. Mio padre mi portò un libro. Mi accompagnò da solo nella stanza sul retro dove dormivamo noi bambini e me lo spiegò. Era The Arabian Nights, Le Mille e una notte in un'edizione adatta alla mia età. Sulla copertina c'era un'illustrazione a colori, se non sbaglio di Aladino con la lampada meravigliosa. Il papà mi parlò in tono molto serio e incoraggiante e mi disse quanto sarebbe stato bello leggere quel libro. Lui stesso mi lesse ad alta voce una storia: altrettanto belle sarebbero state tutte le altre. Dovevo cercare di leggerle da solo e poi la sera raccontargliele. Quando avessi finito quel libro, me ne avrebbe portato un altro. Non me lo feci ripetere due volte e sebbene a scuola avessi appena finito di imparare a leggere, mi gettai subito su quel libro meraviglioso e ogni sera avevo qualcosa da raccontargli. Lui mantenne la promessa, ogni volta c'era un libro nuovo, così che non ho mai dovuto interrompere, neppure per un solo giorno, le mie letture.

IMPARARE A COMUNICARE CON UN BALBUZIENTE

 
La balbuzie è un disturbo della comunicazione che colpisce la fascia d'eta' adulta nell'ordine dell'1% in ogni cultura e società. Ognuno di noi, pertanto, nell'arco della sua vita, ha incontrato almeno una persona che balbetta. Ma... Come comportarsi? NORMALMENTE!
Ovvero dovremmo usare delle buone prassi e comunicare in maniera efficace, come sarebbe auspicabile, d'altro canto, fare sempre. Innanzitutto ricordiamo che, chi balbetta, ha bisogno di piu' tempo per riuscire a dire ciò che desidera, pertanto non interrompiamolo con domande pressanti ed evitiamo atteggiamenti impazienti. Uno degli errori più comuni è suggerire le parole e terminare le frasi al posto loro. Non è detto che ciò che immaginiamo vogliano esprimere sia esattamente ciò che hanno in mente ed è un comportamento che causa nervosismo nel nostro interlocutore, alimentando il disagio come in un circolo vizioso.

I VANTAGGI DEL BILINGUISMO INFANTILE

   CRESCERE in una casa in cui si parlano due lingue avvantaggia il bambino, che non solo impara fin da piccolo a cavarsela fra quella di mamma e quella di papà nello stesso tempo in cui i suoi coetanei ne imparano solo una, ma acquista anche una marcia in più: le sue capacità cognitive sono più agili rispetto a quelle dei suoi coetanei monolingue.

LUCA PIERGIOVANNI: QUANDO LA SCUOLA COINVOLGE

  La vicenda di Luca Piergiovanni, il professore della scuola media di Uggiate Trevano, nel Comasco, che in pochi giorni era stato premiato come docente dell’anno e licenziato a causa dei tagli imposti dal ministro Mariastella Gelmini, si arricchisce di una nuova puntata. Insieme con alcuni suoi allievi, Piergiovanni gestisce il sito chocolat3b.podomatic.com, dedicato a progetti di podcast didattico per i quali ha ricevuto diversi riconoscimenti. Su questa piattaforma web, tra le altre cose, vengono pubblicate interviste realizzate dai ragazzi tramite Skype a esperti internazionali di didattica ed educazione.