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CHI E’ L’ANIMATORE?

Proprio ieri un amico mi chiedeva "Chi è un animatore?" Non è stato facile rispondergli e ho pensato, sinceramente, che siamo troppo legati al significato letterale di alcune parole. Continuando le mie visite ai blog di Paolo Beneventi ho trovato stamani la risposta, scritta da chi l'animatore lo è e lo fa:

I BAMBINI DI PAOLO

La rete non finisce mai di stupirmi (positivamente, è chiaro!) o forse perchè le mie visite sono "obbligate" e seguono, un filo, non sempre lineare, ma pur sempre un collegamento che mi permette di fare scoperte sorprendenti! Questa volta sono capitata nel blog di Paolo Beneventi, un animatore pedagogico, come si definisce lui stesso. Su Bambini oggi  Paolo pubblica le sue esperienze, i suoi lavori e cose che dimostrano che ci sono persone come lui che nei bambini ci credono, credono nelle loro risorse, entrano nel loro mondo per parteciparvi senza disturbare... Guardate voi stessi:

AL DIPLOMA E ALLA LAUREA CON LA DISLESSIA

Finalmente un libro sulla dislessia che copre il periodo della scuola superiore e dell'università: Al diploma e alla laurea con la dislessia. Gli autori sono due docenti e una psicologa che si sono trovati a collaborare nell'Università di Modena e Reggio Emilia. La presentazione è stata scritta dal dottor Giacomo Stella e, come sempre, è diretta e schietta, dandoci una visione del punto di vista del ragazzo dislessico. Stella fa notare come la situazione alle scuole superiori cambi, "in virtù dei processi di compenso che si sviluppano attraverso la rieducazione e l'applicazione scolastica".

L’EDUCAZIONE CHE LIBERA

Brano tratto da L'educazione è pace di Antonio Vigilante. Non si rifletterà mai abbastanza sul rapporto tra educazione e violenza. Non mi riferisco alla violenza più evidente, quella fisica, che pure è stata massicciamente presente nelle istituzioni educative, e non è affatto scomparsa dai contesti familiari. Non mi riferisco nemmeno alla violenza di concezioni educative oppressive e totalizzanti, quali quelle documentate (e denunciate) da Alice Miller. Mi riferisco alla violenza sempre in agguato nel pensare, nel tentare la prassi educativa, anche quando questo pensare, questo tentare sono mossi dalle migliori intenzioni.

E L’ APPRENDIMENTO COOPERATIVO?

Vorrei cominciare a parlare di cooperative learning. Quando si parla di Cooperative Learning ci si riferisce, prima ancora che a uno specifico metodo di insegnamento/apprendimento, a un vasto movimento educativo che, pur partendo da prospettive teoriche diverse, applica particolari tecniche di cooperazione nell'apprendimento in classe. Tutte le esperienze dimostrano che il rendimento scolastico degli studenti migliora, quando si attivano i gruppi di apprendimento cooperativo. E gli insegnanti possono aiutare gli studenti a sviluppare la capacità di risolvere i problemi e le capacità sociali di cui avranno bisogno per lavorare con gli altri in aree, quali le comunicazioni, la leadership, i processi decisionali. In questi ultimi 15 anni, l'apprendimento cooperativo, noto come cooperative learning (www.kagancooplearn.com/), è diventato in molti paesi un importante approccio metodologico. Numerosi studi hanno  dimostrato che con il cooperative learning  gli studenti ottengono risultati scolastici più elevati, più alti livelli di autostima,  maggiori competenze sociali, una più approfondita acquisizione di contenuti e abilità. E ora riflettiamo...

LA SCUOLA FA MALE. LO DICE J. M. BACH

La scuola fa male! Questo è quello che sostiene James Marcus Bach (figlio del già noto Richard, autore del gabbiano Jonathan Livingston) nel suo primo libro, pubblicato in Italia recentemente da Sperling & Kupfer. Come potete immaginare un titolo così mi ha incuriosito, soprattutto se comprato una sera di una fredda domenica invernale girovagando in libreria... Purtroppo, nonostante i buoni propositi dell'autore, il libro non è stato all'altezza delle mie aspettative. Questo non vuol dire che non offra degli spunti di riflessione riguardo alla scuola e ai metodi di studio che l'autore ha sviluppato essendo un autodidatta (o quasi). Di sicuro fa riflettere come, almeno in America, non è più una novità che un ragazzo abbandoni la scuola per costruirsi da solo, anche con ottimi e soddisfacenti risultati.

ERICKSON LIVE E IL LIBRO “FACILE, FACILE”

EricksonLIVE è il nuovo progetto firmato Erickson che propone pubblicazioni di narrativa, biografie, presentazioni di buone prassi, descrizioni di sperimentazioni, metodologie e strumenti di lavoro. EricksonLIVE dà voce ai professionisti del mondo della scuola, dell’educazione e del settore socio/sanitario, ma anche a genitori, studenti, pazienti, utenti, volontari e cittadini attivi. Vengono selezionate, pubblicate e divulgate le esperienze, le sperimentazioni e le idee che questi protagonisti hanno sviluppato e realizzato: si dà loro l’opportunità di condividerle attraverso la stampa tradizionale, l’e-book e il web.