Come sarebbe bello se a scuola facessero studiare, e magari disegnare, non solo i modelli classici che sono alla base della nostra civiltà, dall'arte greca fino al Rinascimento, ma anche le forme di altre culture: arte aborigena australiana, tessuti islamici, paesaggi cinesi, statue lignee della Nigeria, ceste di bambù giapponesi, tanto per fare qualche esempio a caso.
Sto leggendo il libro dello psicoterapeuta e filosofo Piero Ferrucci La Bellezza e l'anima. Come l'esperienza del bello cambia la nostra vita.
Lo sapevate che la bellezza oltre a contenere e trasmettere conoscenza, la facilità? E sapete che il sistema scolastico migliore è quello ungherese, dove insegnano la musica col metodo Kodàly?
Leggo l'articolo di Maria Novella De Luca:
Daniela Del Boca e Silvia Pasqua, docenti di Economia Politica all´università di Torino, hanno messo a confronto diverse fonti statistiche, ma in particolare i risultati degli ultimi test Invalsi (ossia sul livello di preparazione) per la seconda e la quinta elementare nell´anno 2009/10, ciò che emerge in modo netto è la maggiore preparazione sia in italiano che in matematica dei bambini che nella prima infanzia avevano frequentato un asilo nido.
Vi segnalo un utilissimo programma scaricabile da Google Chrome: Speech Recognizer. Con un microfono collegato al computer si può dettargli quello che vogliamo scrivere. Il programma è in inglese ma è in grado di riconoscere in modo sufficientemente preciso anche la lingua italiana.
Tante ninna nanne, anche dette Lullaby in inglese, di diverse tradizioni. Su youtube…
Come avrete notato (spero!) da qualche tempo ho aggiunto una funzionalità al sito:
Ascolta.
il pulsante che permette di leggere ad alta voce la pagina visualizzata, per una migliore accessibilità, anche per chi, come i dislessici o gli ipovedenti fanno fatica o non possono leggere.
E' veramente desolante sapere che un Paese di artisti, come il nostro, è agli ultimi posti nella graduatoria dell'insegnamento della musica, non solo in Europa ma anche nel resto del mondo.
Soprattutto se si pensa alle decine (o centinaia?) di studi relativi alle correlazioni tra musica e linguaggio, apprendimento, intelligenza e molto altro...
Nello studio della dottoressa Helen Neville, presentato a Firenze all'8° Congresso Mondiale dell'International Brain Research Organization, sono stati coinvolti 141 bimbi con meno di sei anni e i loro genitori, scegliendoli in famiglie di basso livello socioeconomico.
I bambini hanno bisogno del contatto con la natura per apprendere.
Come scrive Pia Pera nel libro Giardino&Orto Terapia. Coltivando la terra si coltiva anche la felicità:
L'orto è un grande maestro. Insegna come coltivare, prima di tutto, come seminare, innaffiare, zappettare, portare a maturazione e raccogliere, e poi, come notano le maestre, è una bella occasione di imparare sul campo tante altre cose, dalla botanica alla storia alla geometria. Coltivare un orto a scuola è considerato anche un modo di valorizzare il gusto, far conoscere sapori ignoti a chi si ciba soltanto di certo plasticoso cibo della grande distribuzione.
LibroAID è la Biblioteca digitale per i dislessici. E' un progetto dell'Associazione Italiana Dislessia, sostenuto…
L'audiolibro non è una semplice lettura speculare del libro; in realtà le qualità…
L'interesse suscitato dall' articolo sulle Scuole Libertarie mi porta a segnalarvi un libro uscito di recente: Liberi di imparare, di Francesco Codello (della Rete Educazione Libertaria, autore di numerosi libri ed articoli sulla pedagogia libertaria).
Il Museo Virtuale dei Piccoli Animali è un sito internet che parte da un’idea di alcuni bambini di una scuola primaria di Brescia, accortisi inaspettatamente della presenza di diversi piccoli animali nel cortile della loro scuola. Con il loro aiuto il professore Paolo Beneventi ha realizzato un vero e proprio museo virtuale.