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IL CERVELLO RICONOSCE LE PAROLE VISIVAMENTE

Un'interessante scoperta* pubblicata ieri (naturalmente viene dall'America!) e che potrà essere utile per capire come aiutare meglio i dislessici:

I lettori esperti sono in grado di riconoscere le parole perchè collocate in una sorta di dizionario visivo, questo è quello che hanno scoperto i neuroscienziati della Georgetown University Medical Center (GUMC).

UN BAMBINO DISLESSICO E LA SUA NONNA: “LE PAROLE SCAPPATE”

un-bambino-dislessico-e-la-sua-nonna-le-parol-L-jQCGq7 Le parole possono apparire, scomparire e anche scappare, come nell'ispirato libro dell'artista e illustratrice per bambini Arianna Palpini. I protagonisti del suo Le parole scappate sono un bambino dislessico e la sua nonna, malata di Alzheimer. Ognuno chiuso in suo mondo di vissuti dolorosi in cui le parole, attraverso la delicatissima storia, sono alla ricerca di un loro significato profondo. Un libro che parte da una storia vera, come si capisce dalla dedica in prima pagina. Un racconto a due voci, differenziate nel testo con due colori diversi: il nero per la nonna, il blù per il bambino. Un finale che porta verso una strada comune...

COMUNICARE LA DIAGNOSI DI DISLESSIA AI BAMBINI

Qualche giorno fa mamma Catia aveva affrontato nel suo blog A scuola con Matilde l'argomento della comunicazione della diagnosi di dislessia ai bambini. Nella Guida alla dislessia per i genitori, pubblicato dall'AID, viene trattato anche questo argomento. Fra tutti i consigli che vengono dati (e che Catia riporta),  ne cito alcuni che mi sembrano particolarmente "critici". - Spiegategli che questo non è colpa sua, nè dei genitori o della scuola. E’ qualcosa che succede senza motivo, come avere i capelli di un determinato colore, o gli occhi azzurri.

IL PORTALE GOLD PER GLI INSEGNANTI

Che cosa è GOLD? GOLD è la banca dati Internet delle esperienze più innovative ed interessanti realizzate nelle scuole italiane di ogni ordine e grado. Scopo di GOLD è diffondere a beneficio di tutti il patrimonio di ‘conoscenza didattica’ prodotto dalle scuole - idee e strumenti realizzati in situazione ma trasferibili in contesti diversi.

POESIA PER ELEONORA

Ho ritrovato una poesia che ho ascoltato tanti anni fa, direttamente attraverso la sua autrice, la mamma Ornella Bergadano. La ritrovo oggi, dopo tanto tempo (è stata messa anche nel foglietto illustrativo dell'AID) e voglio farvela conoscere:

ADDIO AL CORSIVO?

Una notizia che può creare reazioni opposte: l'abolizione del corsivo. Al convegno di Milano della SIPPS (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale) l'opinione del dottore Italo Farnetani è che lo stampatello dovrebbe diventare la scrittura ufficiale delle elementari lasciando al corsivo il ruolo di comprimario che gli alunni potrebbero scegliere come «seconda» materia facoltativa. Farnetani, noto specialista e autore di testi storici della pediatria, appartiene anche all’Accademia della Crusca.

CON I NUMERI IN TESTA

Partendo dalle ricerche sul cervello matematico dei neonati di cui vi ho parlato qui (e secondo cui “I genitori che parlano di numeri quando si rivolgono ai loro bimbi piccoli – anche se i bambini lì per lì non sembrano afferrare il significato – in realtà danno un notevole impulso a che imparino la matematica”) vi consiglio un libro per giocare con i numeri insieme ai piccoli, già dai 3 anni: Numeri in testa di Alessandro Sanna. Questo libro esplora il mondo dei numeri, e lo fa con spirito innovativo e ludico, caratteristico dell’autore.

PAROLE DA ADOTTARE

Ecco un'iniziativa che andrebbe diffusa nelle scuole, dalla materna all'università: Adotta una parola. La Società Dante Alighieri ha lanciato questa campagna in collaborazione con quattro dei più importanti dizionari italiani. Adotta una parola ha lo scopo di “sensibilizzare il pubblico ad un uso corretto e consapevole della lingua, favorire una conoscenza più ampia del lessico, monitorare l’uso di alcuni termini, proteggerne altri dall’estinzione”. Anche in Spagna e Gran Bretagna esistono iniziative del genere.