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LA SCUOLA FINLANDESE E IL PROGETTO INNOSCHOOL

Il modello della scuola finlandese è noto per la sua attenzione allo sviluppo dell'autonomia dei ragazzi, attraverso attività manuali e nuove tecnologie. La Finlandia non si è fermata: quest'anno è stato ultimato il progetto InnoSchool che si è posto l’obiettivo di definire non un modello, ma un concept innovativo aperto e flessibile che contenga gli elementi chiave in grado di guidare verso la scuola del 21° secolo. Ce lo spiega M. Grazia Mura in questo articolo su Indire:

DISLESSIA: DEFICIT DEL SISTEMA FONETICO

Oggi vi riporto uno studio recente sulla dislessia che, ahimè, è molto specialistico. A chi non è del settore sconsiglio di andare troppo nello specifico, perchè non è di facile comprensione. Cercherò, per quanto mi è possibile, di spegare in modo semplice. Questo studio ha alla base la conoscenza della distinzione fra sistema fonetico e sistema fonologico. La percezione del linguaggio impegna questi due sistemi: il sistema fonetico estrae unità sonore discrete (dette foni) dall’ingresso acustico, mentre il sistema fonologico combina queste unità per formare delle singole parole alle quali attribuire un senso. La ricerca dimostra che la dislessia è data da un mal funzionamento del sistema fonetico (la percezione e la riproduzione dei foni a livello fisico-acustico) e non fonologico (la comprensione del significato delle combinazioni dei diversi foni) come si pensava in precedenza.

LA GATTA JESSI E IL PICCOLO LORCAN: PIU’ CHE AMICI

Un'altra storia che ha come protagonista un animale e il suo padroncino. Lorcan, sette anni, è affetto da mutismo selettivo ed ha detto "Ti voglio bene" per la prima volta alla sua gatta Jessi. “Abbiamo deciso di prendere un gatto per aiutare Lorcan ad affrontare il suo disturbo che gli rende difficile comunicare con le persone e lo fa sentire isolato e solo”, racconta la mamma, “Lorcan non riesce a esprimere le proprie emozioni, ma con Jessi riesce a relazionarsi, la può coccolare, parlarle e riesce a dirle che le vuole bene”.

HO MAL DI SCUOLA!

Un nuovo libro scritto da una mamma di un ragazzo dislessico: Ho mal di scuola! di Anna Di Lauro. Lo consiglio a tutti quei genitori e insegnanti che sono alla ricerca di un libro che li aiuti a capire da dove cominciare. Una testimonianza che parte dall'inizio della vita di G., fino ad arrivare ad oggi. G. è ora un adolescente e se la cava da solo, ma la battaglia con la scuola è stata dura. Ciò che fa la differenza è che questo ragazzo e la sua famiglia hanno trovato delle persone che li hanno supportati e aiutati.

APPRENDIMENTO E COINVOLGIMENTO

Ancora un altro stimolo interessante viene dall'amica Jessica di Baby Talk: L'ambiente ideale per imparare. Per valutare se gli allievi sono davvero interessati e coinvolti in una lezione o in un’attività c'è una scala, la LIS, che può aiutare a capire e valutare il grado di coinvolgimento, come è ben spiegato qui.  La scala LIS è stata testata nel Regno Unito con l’aiuto di 5.000 adulti e oltre 50.000 bambini e bambine di età prescolare che hanno partecipato all’esperimento. Fra le dieci azioni indicate, trovo che queste dovrebbero essere tenute in grande considerazione:

L’APPRENDIMENTO MULTISENSORIALE

dal blog No Time for Flash Cards
Sono una fan dell' apprendimento multisensoriale, utilissimo per tutti i bambini.  E' un argomento di cui ho trattato nel mio libro de Le Aquile perchè i dislessici trovano grande giovamento da questo modo di apprendere in quanto esso non passa, in modo prioritario, attraverso la lettura e la scrittura, ma si attivano i canali sensoriali, già tanto "aperti" in tutti i bambini. Ciò significa che fin dalla prima infanzia bisognerebbe che negli asili venisse privilegiato questo apprendimento che, di sicuro, è più efficace, oltre che più creativo.