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“ASCOLTARE” IL CORPO CHE PARLA MIGLIORA IL LINGUAGGIO NEI BAMBINI

87552773 Se gli studi di genetica riguardanti il linguaggio nei bambini ci confermano che esso è influenzato dai geni (ad esempio le bambine parlano meglio e di più dei bambini grazie ai più alti livelli di proteina FOXP2 nell’area 44 di Brodmann) è anche vero che i genitori possono fare molto perchè evolva nel modo migliore. Una nuova ricerca americana fa emergere l'importanza degli "indizi non verbali", cioè quella comunicazione che avviene attraverso il corpo.

FINGER TALKS E LA APP “IMMAGINARIO”

breezi_placeit1 Una app utile per i bambini con autismo è Immaginario, la prima pensata in modo specifico per supportare il genitore, insegnante o operatore ad un efficace e pratico uso della comunicazione per immagini. E' possibile provare gratuitamente la versione Lite dimostrativa per iPhone e iPod Touch (si può scaricarla anche su iPad). Immaginario permette di portare sempre con sé le carte che associano immagine e concetto da mostrare al bambino – le “parole” della comunicazione visiva -, ricercarle velocemente e costruire frasi in modo efficace e pratico ed è studiata sulle necessità di genitori e operatori che interagiscono con la persona autistica. Ma chi è Finger Talks, l'Azienda che ha creato questa applicazione?

LA PRINCIPESSA BEATRICE: HARRY POTTER LE HA FATTO AMARE LA LETTURA

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Una testimonianza che potrà essere di conforto per giovani dislessici e genitori, che "lottano" per far leggere ai propri figli qualche libro o che cercano di interessarli alla lettura.
La principessa Beatrice,  nipote della Regina Elisabetta, compare in un video, che sarà mostrato domani a Londra, nell'ambito di un festival a favore della lettura per i giovani, in cui ha raccontato come il primo romanzo della serie di Harry Potter (H.P. e la Pietra Filosofale) abbia instillato in lei l'amore per la lettura.
Nel messaggio, la ventiquattrenne legge un estratto di quattro minuti del romanzo, in cui Harry entra nella grande sala della sua scuola di Hogwarts, per la prima volta.

AUMENTANO LE CERTIFICAZIONI DI DISLESSIA

l_dyslexia_600x400 I dati riguardanti le diagnosi di dislessia dal 2010 (data di approvazione della legge 170) al 2012 ci dicono che c'è stato un aumento delle certificazioni del 37%, considerando anche il decremento degli alunni iscritti. La percentuale di alunni con Dsa supera appena l'1 per cento della popolazione scolastica: nel 2010-2011 erano poco più di 65 mila e 200 (0,9 per cento), l'anno seguente superavano i 90 mila (1,2 per cento). Si tratta di un incremento "dovuto alla maggiore sensibilizzazione rispetto a tale problema", secondo il ministero dell'Istruzione, che prevede nei prossimi anni un ulteriore aumento.

LEGGERE MEGLIO NON SIGNIFICA MEMORIZZARE DI PIU’

8187 L'articolo di qualche giorno fa rimetteva in discussione qualcosa che si intuiva prima e si conosceva poi, riguardo la leggebilità di un testo a seconda del font utilizzato. E' per questo che a livello internazionale, così come in Italia, sono stati creati dei font appositi che avessero determinate caratteristiche. Alcune ricerche, anche italiane, ne hanno confermato la validità e cioè: si legge meglio e più velocemente con un carattere di stampa particolare (vedi Easy Reading con il quale è stato pubblicato il mio libro di Storie di normale dislessia o il font utilizzato dalla Erickson nel mio ultimo libro Capire la mia dislessia). Volevo quindi riflettere sulla ricerca che ho pubblicato secondo la quale "leggere informazioni con un carattere meno leggibile innesca processi cognitivi più profondi, che aiutano lo studente nel ricordare ciò che ha letto con più facilità”. Allora capiamoci: leggere con meno fatica non significa memorizzare. Infatti qui si tratta di fare una distinzione. Una lettura più scorrevole agevola il lettore, lo affatica di meno e migliora la comprensione del testo. Quello che invece evidenzia la ricerca inglese è che, in un gruppo di studenti, un font più "difficile" ne ha migliorato la memoria. Come spiegano, infatti, l'ipotesi è che i processi cognitivi innescati siano diversi.