Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

Blog List

DSA BOARD: UNA PIATTAFORMA PER BAMBINI E DOCENTI

DSA board Dopo un anno e mezzo di lavoro, grazie alla Fondazione Vodafone Italia, l'associazione Area pubblica  la nuova piattaforma web dedicata ai disturbi specifici dell’apprendimento: DSABoard. DSABoard raccoglie, in un unico portale web, i principali strumenti multimediali a supporto dello studio di bambini e ragazzi con difficoltà dell’apprendimento. Vi si accede mediante tablet, smartphone e pc con una semplice registrazione. I ragazzi possono esplorare liberamente DSABoard oppure essere accompagnati nella creazione di un percorso di studio personalizzato dai loro insegnanti o operatori. Pensata per bambini e ragazzi dai 9 ai 13 anni, oltre a riunire strumenti compensativi e utili per lo studio, consente agli operatori di monitorare anche online i progressi dei bambini ed è concepita per accogliere progressivamente nuovi contenuti e strumenti.

LIBRO: LA DIDATTICA PER I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

getty_rf_photo_of_sharpened_colored_pencils Dall'uscita della Circolare Ministeriale n. 8, a marzo, relativa alle Indicazioni operative sulla Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”, qualcosa sembra si stia muovendo. Ma c'è bisogno che la scuola si aggiorni. Per questo consiglio, a tutti gli insegnanti, di leggere il libro di Ianes e Macchia La Didattica per i Bisogni Educativi Speciali. Strategie e buone prassi di sostegno inclusivo. Guide per l'educazione speciale. Gli alunni con BES, sono quegli alunni per i quali, pur in assenza di diagnosi o certificazione clinica, possono essere predisposti dei progetti educativi didattico personalizzati (PDP), tra i quali, oltre a quelli con disabilità e con Dsa, sono compresi anche gli studenti con disturbi evolutivi specifici e che hanno uno svantaggio culturale, sociale o linguistico. Il primo tema affrontato dagli autori è come leggere e comprendere tali bisogni, fondando l’analisi sul modello antropologico e sugli ambiti di sviluppo dell’ICF dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Dopo aver letto i bisogni occorre però saper favorire gli apprendimenti e la partecipazione in modi efficaci, soprattutto in situazioni complesse.

GIOCHI E ATTIVITA’ PER FAVORIRE IL PASSAGGIO DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA A QUELLA PRIMARIA

jwiphoto All'inizio dell'anno scolastico consiglio un piccolo manuale che può tornare utile agli insegnanti, ma anche ai genitori dei bambini che sono all'ultimo anno di scuola dell'infanzia o che hanno appena cominciato la scuola elementare: Il Bambino Creativo. Giochi e attività artistiche che aiutano a favorire il passaggio dalla scuola dell'infanzia a quella primaria. L'ingresso alla scuola primaria rappresenta per il bambino un'autentica rivoluzione e gli chiede una notevole capacità di adattamento. L'approccio alla lettura, alla scrittura e al calcolo è legato al raggiungimento di tre requisiti fondamentali: la capacità di mettere in relazione un segno o un suono con qualcosa di reale; una sufficiente padronanza del linguaggio; l'equilibrato sviluppo delle funzioni psicomotorie.

IL SUCCESSO DELLA DIDATTICA: COSTRUIRE RELAZIONI

focus point on  center hands (red shirt) special toned and sun light photo f/x Sono una logopedista, non ho studiato per diventare un' insegnante (ho fatto il Liceo Scientifico), però sono figlia di un'insegnante di scuola elementare, una donna eccezionale che non c'è più già da qualche anno, ma che ha lasciato il segno in tutti i bambini che sono cresciuti insieme a lei. Perchè? Era brava, personalizzava la didattica, utilizzava tanti strumenti diversi per fare lezione (gite, spettacoli, ricerche di gruppo), cercava di capire la storia di ogni bambino. Una cosa però faceva davvero la differenza: creava relazioni. L'ho capito vedendo la testimonianza su TED di Rita F. Pierson, che apparentemente sembra dire cose scontate. Ma non è così. Vi invito a perdere qualche minuto del vostro tempo per farvi coinvolgere dalla forza prorompente di questa EDUCATRICE.

IL FETO APPRENDE ATTRAVERSO L’UDITO

93715282 Il feto ricorda i suoni e le voci che sente durante la gravidanza, è in grado di riconoscerli anche dopo nato, reagendo differentemente agli stimoli che essi procurano al suo cervello. Questa è la notizia derivante da uno studio condotto da un gruppo di ricercatori coordinati da Eino Partanen dell’istituto di scienze comportamentali dell’università di Helsinki in Finlandia (la ricerca è stata pubblicata dalla rivista dell’accademia delle scienze americana Pnas) e che si pensa possa prevenire disturbi legati al linguaggio, compresa la dislessia.

UNA RICERCA ESCLUDE IL DEFICIT VISIVO COME CAUSA DELLA DISLESSIA

Cause-of-Dyslexia
Un nuovo studio di imaging cerebrale sulla dislessia mostra che le differenze nel sistema visivo non siano la causa del disturbo, ma invece è probabile che ne siano una conseguenza.
I risultati, sono stati pubblicati a giugno sulla rivista Neuron.
"I nostri risultati non escludono la presenza di questo specifico tipo di deficit visivo", dice l'autore senior Guinevere Eden, PhD, direttore del Centro per lo Studio dell'apprendimento presso la Georgetown University Medical Center (GUMC) e past-president della dislessia Internazionale Associazione. "In effetti i nostri risultati confermano che le differenze esistono nel sistema visivo dei bambini con dislessia, ma queste differenze sono il prodotto finale della lettura, se confrontato con i lettori tipici, e non sono la causa dei loro problemi di lettura."

e-BOOK E TABLET: MAGGIORE ACCESSIBILITA’ DI LETTURA

eReaderInHammock Gli e-book "aperti", cioè leggibili anche dalla sintesi vocale, sono una grande risorsa per i dislessici. Tuttavia anche gli e-book "chiusi", quelli cioè nati solo per essere letti da un "reader" o un tablet sono risultati agevolare la lettura degli anziani. Infatti un recente studio realizzato da un gruppo di ricercatori americani ha condotto una ricerca su due gruppi di persone, adulti di età compresa tra i 60 e i 70 anni e giovani di età compresa tra 21 e 34 anni. Lo studio ha utilizzato in combinazione le misurazioni EEG e eyetracking, ovvero monitoraggio dell’attività celebrale e numero di fissazioni (ossia movimenti oculari), due parametri considerati appunto per verificare se la lettura da supporti digitali richiede uno sforzo cognitivo superiore rispetto a quello richiesto dalla lettura di libri tradizionali.

DANIMARCA A MISURA DI BAMBINO

12 Quest'anno mi sono concessa un viaggio al Nord Europa e precisamente a Copenhagen e dintorni. Ne parlo in questo blog perchè tra le cose che mi hanno affascinato della Danimarca (scenari mozzafiato, le casette a mattoncini o di legno, la pulizia e l'ordine delle città, il design e l'architettura, la cultura) è la massima attenzione all'infanzia. Vi spiego: la prima cosa che salta all'occhio sono gli autobus, grandi, nuovi, con un'ampio spazio per accogliere passeggini e carrozzine, tanto che sono frequentatissimi da giovani mamme (lì le mamme sono giovani perchè il governo aiuta le coppie che hanno figli) con i loro pargoli, anche piccolissimi. Non solo: i bambini di età inferiore ai 12 anni accompagnati da un adulto viaggiano gratuitamente sui mezzi di trasporto pubblico. I bambini fra 12 e 15 anni possono utilizzare biglietti a tariffa ridotta (che costano la metà dei biglietti interi) e due bambini di età inferiore ai 16 anni possono viaggiare con un biglietto a tariffa intera.