Dopo aver letto questo post scritto da mamma Catia nel suo blog La scuola di Matilde, ho visto che a distanza di tempo diverse mamme hanno replicato sull'argomento Metodi compensativi e dispensativi.
Sono d'accordo con loro che al bambino dislessico va data l'oportunità di imparare nei modi e con le strategie a lui (o lei) più congeniali, che compensare e/o dispensare non va fatto in modo uniforme, ma personalizzando sempre il percorso didattico a lui (o lei) dedicato.
Negare, quindi, che un bambino dislessico possa aver bisogno dei metodi compensativi e dispensativi significa negare il problema, ed è grave se ciò avviene da parte della scuola. Se avviene da parte della famiglia significa, allora, che va aiutata a capire e ad accettare le diffirenze e le caratteristiche proprie dell'apprendimento di un bambino dislessico.
Tali metodi, per chi non lo sa ancora, sono sanciti anche dalle Linee Guida della Legge 170, così come vi riporto in seguito.
Ecco un'idea divertente per allenare i bambini con disturbi di linguaggio o per aiutare i dislessici che hanno difficoltà con alcuni suoni del linguaggio: Il Canta-Storie, un libro per imparare giocando.
L'esperienza di un blog è molto arricchente ed ha mille sfaccettature, per questo lo consiglio come strumento da usare a scuola con i ragazzi.
Aprire un blog non è difficile, è gratuito e permette di educare all’alfabetizzazione della videoscrittura, alla gestione del blog e ai metodi più efficaci di ricerca in internet dei contenuti. …
Aprile mese senza voti. Per la promozione di una relazione didattica rispettosa della sensibilità dei bambini e delle bambine, per una valutazione plurale, creativa e multiforme che valorizzi le potenzialità e non schiacci sulle capacità, che sia stimolo alla crescita e non educazione alla competitività.
Secondo un’indagine americana di qualche anno fa è emerso che il cervello dei bambini è diverso da quello delle loro coetanee. In realtà le diversità evidenziate da questi ricercatori sono poche e non condizionano né compromettono l’apprendimento.
Eppure in diversi Paesi sono in aumento le classi separate.
Potete leggere l'articolo per intero qui.
Vi consiglio di vedere…
Se è vero che la creatività fa parte del modo di pensare e agire di molti dislessici, il "presunto" dislessico più creativo di tutti i tempi è stato sicuramente Leonardo da Vinci, come abbiamo raccontato anche in Storie di normale dislessia.
Il maggiore esperto mondiale sull’applicazione del pensiero geniale è Michael J.Gelb, pioniere del pensiero creativo, apprendimento accelerato e leadership innovative, consulente organizzativo in seminari per società come IBM e Microsoft.
Tracciando una metodologia – descritta nel libro Pensare come Leonardo che trae spunto dalla vita di Leonardo Da Vinci, propone sette principi utili a stimolare il pensiero creativo, affinare i sensi, liberare l’intelligenza armonizzando corpo e mente per realizzare una diversa modalità di espressione.