“Se arriva in tempo si chiama educazione,
se arriva tardi si chiama terapia”
V. King
Dopo avervi consigliato questo libro di Pedagogia , eccone un altro che spazia sul tema della pedagogia olistica.
E' tempo che la scuola si renda conto che un approccio olistico, globale, sistemico può essere la soluzione ai problemi che stiamo…
Utilizzando la risonanza magnetica, i neuroscienziati presso la Georgetown University Medical Center hanno trovato differenze significative nell' anatomia del cervello quando si confrontano uomini e donne con dislessia con gruppi di controllo di non-dislessici, suggerendo che il disturbo può avere una diversa manifestazione, legata al cervello, basata sul sesso.
Il loro studio, indagando la dislessia sia nei maschi che nelle femmine, è il primo a confrontare direttamente l'anatomia del cervello di femmine con e senza dislessia (in bambine e adulti). I loro risultati sono stati pubblicati online sulla rivista Brain Structure and Function.
Due bambini, visti in questa settimana, mi hanno fatto pensare: due casi diversi e simili allo stesso tempo. Due bambini con DSA ma che sono arrivati a valutazione con due richieste diverse.
Il primo, di otto anni e la III elementare appena ultimata, è giunto presso il Centro perchè la mamma riferiva una r non ben articolata... da quella r un pò "strana" è emerso un quadro di un DSA importante, con prestazioni davvero basse sia nella lettura che nella scrittura. Non è stato facile, alla fine della mia valutazione, spiegare ai genitori di cosa stavo parlando perchè assolutamente all'oscuro di tutto.
La dislessia in età adulta non scompare, può essere compensata, ma ha ancora un peso importante nella vita di un dislessico. Quello che personalmente ho potuto verificare è l'importanza della diagnosi anche in età adulta per strutturare una nuova immagine di sé. Questo significa che le molte persone che mi scrivono per capire perché hanno avuto…
Vi ricordate Tubò? Andrea Maffia e Anna Baccaglini-Frank hanno pubblicato per la Erickson un libro che spiega come utilizzarlo.
Imparare e automatizzare le tabelline è un percorso che, affrontato con i metodi tradizionali, può risultare lungo e poco entusiasmante per i bambini, con ripetizioni ed esercizi perlopiù meccanici e basati sulla memorizzazione. Imparare con il Tubò pitagorico propone un approccio profondamente diverso, molto più motivante e soprattutto più significativo.
Ennesima telefonata di questi giorni: una mamma disperata perchè il figlio dislessico in I° Superiore è stato bocciato.
Purtroppo non è l'unico ! I ragazzi dislessici arrivati alle Scuole Secondarie, di Primo e Secondo Grado, sembrano essere quasi tutti da bocciare. Possibile?
Sono triste, amareggiata! Forse i miei figli si sono risparmiati tutto ciò solo…