Come far sapere ai bambini (ma anche ai genitori e agli insegnanti) che cos'è la dislessia? Attraverso una storia semplice e divertente. In più, alla fine della storia, ci sono una serie di giochi e di schede operative per cercare di individuare, capire e affrontare questo problema che ormai si presenta sempre più di frequente…
«I numeri, per me, sono come amici che incontro dappertutto. Ciascuno è unico e ha una precisa personalità. L'11 è espansivo e il 5 è rumoroso, mentre il 4 è timido e silenzioso: è il mio numero preferito, forse perché mi ricorda me stesso. Hanno una forma, un colore e si muovono. L'1 è di un bianco accecante, il 5 è un rombo di tuono, l'89 mi ricorda la neve che cade dal cielo. Alcuni sono belli e altri brutti ma ai miei occhi sono tutti speciali. Ovunque vada e qualunque cosa faccia i numeri non sono mai lontani dai miei pensieri ». Così Daniel Tammet, nel libro Nato in un giorno azzurro, descrive la sua sofisticata percezione dei caratteri matematici.
La particolarità di Daniel è dovuta alla sindrome di Asperger, una forma di autismo che è stata resa famosa nel 1988 da Dustin Hoffman con il film Rain man, L'uomo della pioggia, vincitore di quattro Oscar. «Come il personaggio Raymond Babbit — spiega Tammet — anch'io ho un bisogno quasi ossessivo di ordine e di routine che si riflette in moltissimi dettagli quotidiani».
Questo studio è illuminante!!! Naturalmente si riferisce anche all'uso del biberon.
Quanti genitori mi dicono che per comodità fanno bere al biberon anche fino a 9-10 anni!!!! Tanto è solo per qualche minuto!!!! Ma no! Oltre ai problemi del linguaggio anche la deglutizione resterà quella infantile, con notevoli problemi all'occlusione dentale. Ma cresciamo bambini o vitelli, che pensiamo debbano bere per forza il latte (e poi dal biberon) fino ad essere grandicelli????
I bambini che usano il ciuccio dopo i 3 anni d'eta' hanno tre volte piu' probabilita' di avere disturbi della parola, come balbuzie o sigmatismo, cioè il difetto di pronuncia della "esse".
Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista BMC Paediatrics di Washington. I bambini che hanno usato il succhiotto per almeno 3 anni hanno più difficoltà a parlare una volta cresciuti.
Lo stesso risultato per chi si succhia il pollice, un'abitudine che può ritardare l'inizio della comunicazione verbale.
Il poeta Bruno Tognolini così racconta i suoi laboratori poetici con i bambini...
Ai bambini racconto così.
"I contadini del sud dicono che per gli ulivi ci vogliono cinque esse: Sole, Sale, Sassi, Solco, Scure.
Il Sole del Mediterraneo scalda e fa maturare, il Sale del terreno salmastro addolcisce l'oliva, i Sassi fanno respirare il terreno, il Solco…
La poesia negli ultimi tempi ha riconquistato inaspettatamente un ampio spazio nel panorama culturale italiano. Tante sono, infatti, le iniziative volte a catturare un pubblico più eterogeneo attraverso letture pubbliche, incontri, pubblicazioni, riedizioni, distribuzioni a basso costo di testi poetici allegati a riviste e quotidiani: tutto ciò con lo scopo di togliere alla poesia quel ruolo di "Cenerentola", destinata a un pubblico ristretto.
ECCO UN PRIMO ELENCO DI 14 ELEMENTI, A FAVORE DI UNA VERA QUALITÀ DELLA SCUOLA.
di Gianfranco Zavalloni
1. Presenza di laboratori o atelier tecnici. Mi riferisco ai laboratori di falegnameria, di storia, di scienze, di ceramica, di cucina, atelier artistici, palestre con attrezzature per judo, aikido… Sono luoghi attrezzati che danno la possibilità di usare tutti i cinque sensi e tutto il corpo, con particolare attenzione alle abilità manuali.
2. Cortili armoniosi e presenza di verde. Un’attenzione particolare va data alle scuole che adottano i progetti di orto didattico. Questo favorisce una serie di attività coinvolgenti a livello cognitivo, scientifico e pedagogico. Basti ricordare l’importanza dei “tempi di attesa e di maturazione”.