E' molto raro tovare un programma decente in TV, se addirittura ne esiste uno UTILE trovo importante segnalarlo. Guardo poco la TV per cui non avevo ancora scoperto S.O.S. TATA sul LA7.
Qui trovate il loro sito web.
Questo è un video tratto da una loro puntata.
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Ecco il blog di una mamma “creativa” e la sua esperienza di insegnamento ai suoi figli secondo le idee di Rudolf Steiner e di Maria Montessori:
In casa abbiamo un angolo dedicato proprio alle "arti grafiche" direi, in particolare alla scrittura e al disegno.
In linea con le idee di Rudolf Steiner, ho preferito non insegnare ai miei figli a leggere e a scrivere precocemente. Ma mi sono scontrata con la forte volontà di Leonardo, che ha una grandissima voglia di imparare. E per farlo non ha avuto bisogno di me. Quando mi chiedeva "come si scrive questa parola?" io gli rispondevo semplicemente di provare a pronunciarla piano piano e cercare di identificare le lettere che la componevano. Per me era un modo per non incoraggiarlo, ma evidentemente non aveva bisogno di incoraggiamenti. Ora è capace di scrivere la maggior parte delle parole che pronuncia, semplicemente in questo modo, senza che nessuno glie l'abbia insegnato. Ovviamente fa degli errori. In questo caso lo correggo, per evitare che consolidi un'abitudine sbagliata.
Steiner individua principalmente tre fasi, corrispondenti ai primi tre settenni, in cui di vitale importanza è l'azione educativa della famiglia e della scuola.
Nel primo settennio, il bambino conquista tre principali facoltà: la posizione eretta e la capacità di camminare, l'uso della parola, la possibilità di dire "io" a se stesso: si impadronisce delle sue…
...La dislessia è una difficoltà che, come tante altre difficoltà, non solo può essere affrontata in modo efficace (con esiti molto positivi in termini di “qualità della vita”), ma può diventare un'occasione di cambiamento e di crecita personale positiva...(dalla Presentazione del dott. Ciro Ruggerini).
Alcuni studiosi hanno mostrato una scarsa immagine di…
Stavolta scendo in “piazza” personalmente e faccio sentire la mia “voce”. Parlo di dislessia, di quel diverso modo di apprendere che condiziona pesantemente la vita di chi convive con essa quotidianamente. E qui mi riferisco soprattutto ai ragazzi, alle loro ore passate a scuola davanti a un libro che per loro è…