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Italia-Burkina Andata e ritorno. In viaggio con le favole raccontate dai bambini.
Un libro, un progetto dell'Associazione Bambini nel deserto.
E' davvero ben fatto anche graficamente. Acquistandolo sosterrete i progetti di BnD.
Per i bambini dei villaggi di Bassi e Zanga, in Burkina Faso, l'organizzazione "Bambini nel deserto" ha fondato…
Se c'è una cosa che mi innervosisce è quando i genitori dei bambini che hanno problemi di linguaggio o di apprendimento mi riferiscono che secondo loro (o i pediatri, o ancora le maestre) i loro figli sono “soltanto” pigri!!!
E' per questo che una delle 100 parole chiave del mio libro La dislessia dalla A…
Brano tratto da un'intervista allo psicologo Fabio Celi, autore di numerosi libri pubblicati soprattutto dalle Edizioni Erickson.
Qual è il loro grado di diffusione e di impiego in ambito riabilitativo anche all’esterno del mondo della scuola?
A macchia di leopardo, secondo me. Ci sono terapisti della riabilitazione che hanno fatto…
La respirazione orale (e non nasale) è un problema che afflige un numero sempre più alto di bambini. In Italia esiste anche un' Associazione che si occupa di questa problematica.
Una delle tante conseguenze della respirazione orale sono le difficoltà di concentrazione e di memorizzazione che si possono manifestano sin dai tempi della scuola,…
Interessantissimo articolo di Federica Mazzoli che spiega l'importanza dello Sport per i bambini con Disturbo Specifico di Apprendimento.
...Tutti i tipi di apprendimento hanno bisogno di risorse attentive per realizzarsi; un intervento abilitativo pertanto non potrà occuparsi soltanto del modulo specifico deteriorato (lettura, scrittura, calcolo), ma dovrà estendersi anche alle componenti attentive ad esso dedicate e al Sistema Attentivo Supervisore (SAS; Shallice 1988).
A questo punto entra in gioco lo Sport...Vi chiederete perché...
Perché l'apprendimento motorio complesso richiede un intervento diretto del Processore Centrale. Durante l'apprendimento di una attività ludico sportiva si possono affrontare diversi e importanti aspetti del sistema esecutivo (gestione della frustrazione, controllo dell'interferenza, sviluppo delle risorse) calibrando le difficoltà sulle reali risorse del soggetto che sarà impegnato in esercizi gradualmente sempre più complessi. I bambini con SAS debole sollecitati correttamente e spinti al limite massimo delle loro risorse (come è necessario che accada sia nei campi e nelle palestre sportive sia "a casa") possono chiedere di abbandonare l'attività se non ben agganciati psicologicamente. Un istruttore preparato, consapevole di allenare determinate funzioni, andrà infatti a "lavorare su un dente cariato che duole" e la prima reazione di alcuni dei nostri ragazzi sarà quella di abbandonare. Il genitore avrà l'arduo compito di verificare, quando il bambino dirà di non voler più andare a praticare, se ciò sia dovuto a noia da ipostimolazione (abbandonato nel gruppo dove vengono considerati solo i più bravi); a vessazioni e maltrattamenti di allenatori troppo "convinti" e poco preparati o alla giusta stimolazione del SAS che mette inevitabilmente in difficoltà (Benso, 2007). Risulta chiara l'importanza della scelta di un buon allenatore che prima ancora di essere un "tecnico" dovrà essere osservatore capace e sensibile.