Stai fermo, basta! E’ la maestra che stanca di vedere Giovanni muoversi di continuo decide di mandarlo fuori dalla classe… e di storie così ne conosciamo tantissime! E se invece aiutassimo Giovanni a muoversi ma in modo che non disturbi la classe? Se tutti i bambini si muovessero di più in classe invece di stare fermi tante ore al tavolo? Ma vediamo che dice lo studio di cui voglio parlarvi.
Il Journal of Abnormal Child Psichology riporta la ricerca del gruppo del dottor Mark Rapport del Children’s Learning Clinic dell’University of Central Florida in cui spiega che tutti i movimenti, dal tamburellare delle dita all’agitare le gambe, sono fondamentali perché i bambini con diagnosi di ADHD e iperattività possano ricordare le informazioni e svolgere compiti cognitivi complessi.
I ricercatori hanno osservato 52 bambini, tutti maschi, d’età compresa tra gli 8 e i 12 anni. A 29 di questi era già stata diagnosticata la sindrome da deficit di attenzione e iperattività, mentre gli altri 23 mostravano uno sviluppo normale.
A tutti i bambini sono stati mostrati numeri a caso, e una lettera che compariva rapidamente sullo schermo di un pc: a quel punto dovevano mettere i numeri in ordine, seguiti dalla lettera. Questo test è servito a valutare la working memory, la memoria di lavoro, ovvero come i bambini immagazzinano – e usano – temporaneamente le informazioni necessarie per portare a termine un compito di tipo cognitivo.
Ebbene: il movimento nei bambini iperattivi è presente proprio quando devono usare la memoria di lavoro, quindi è funzionale ad essa. Un comportamento che nei bambini senza questo disturbo sortisce l’effetto contrario. Se cominciano a muoversi troppo mentre cercano di portare a termine il compito, la loro performance ne risente.
Che fare quindi? Bisogna riuscire ad agevolare i loro movimenti, in modo che possano mantenere il livello di attenzione necessario per le attività che richiedono uno sforzo cognitivo.