Sapevate che nelle scuole Waldorf il sesto anno di vita lo si chiama l’anno del Re? L’ho scoperto nel blog Il mondo di Ru. E’ il periodo dei sei anni, che corrisponde, quindi, all’ingresso alla scuola elementare. Una visione che fa del bambino seienne un principe anzi, no, un Re!
“Nel corso di esso il bambino si sviluppa enormemente, tanto nel capo, quanto nella vita di sentimento. Si sente un “campione del mondo” quando è in grado di padroneggiare qualcosa, capacità che i bambini di 4-5 anni ancora non possiedono, neppure per quanto riguarda l’aspetto motorio. In tale periodo, in asilo e in casa, il bambino può trasporre nella pratica le facoltà conquistate. Il seienne può aiutare i bambini più piccoli a vestirsi, può spingerli sull’altalena, può arrampicarsi sugli alberi e così via. Nei lavori domestici e in giardino egli può essere di vero aiuto, in modo del tutto diverso dai più piccini…
…Al suo primo anno di scuola il bambino di sette anni è piccolo, molto piccolo, ma è anche maturo per incominciare di nuovo come piccolo. Ha il coraggio di fare un salto, se per un tempo sufficiente ha potuto essere il più grande. Avrà cominciato a cambiare i denti, le sue proporzioni fisiche saranno mutate insieme alle nuove facoltà. Al loro primo giorno di scuola i bambini di sette anni sono timidi e colmi d’attesa e fiducia. Nell’anno che è trasorso avevano potuto essere i più grandi, in asilo e in casa, per un anno avevano potuto essere Re (e Regine). Proprio ciò rende maturo il bambino di sette anni, sebbene non sia mai così piccolo e timido come al suo primo giorno di scuola.
Non leviamo ai bambini il loro anno da Re ma lasciamo loro sviluppare in pace le proprie capacità regali: coraggio e fiducia in sé stessi, compassione, disponibilità a prestare aiuto ed autonomia interiore”.
Hans Flaaten