Ho però deciso di parlarne in questo articolo. C’è in Italia l’AIDEE (Associazione Italiana Disprassia dell’Età Evolutiva), con a capo la collega Letizia Sabbadini, esperta nel settore.
Potete andare sul suo sito e chiedere informazioni: www.aidee.it/
Cosa è la Disprassia?
La Disprassia viene generalmente inclusa nella definizione di DCD (Developmental Coordination Desorder), in italiano disturbi della Coordinazione Motoria, ovvero Disturbo nel quale le prestazioni in compiti di coordinazione motoria, fini o grosso motori, sono significativamente al di sotto del livello atteso rispetto all’età e allo sviluppo intellettivo (DSM IV). E’ infatti riconosciuta come un disturbo congenito o acquisito precocemente che, pur non alterando nella sua globalità lo sviluppo motorio, comporta difficoltà nella gestione dei movimenti comunemente utilizzati nelle attività quotidiane (ad es. vestirsi, svestirsi, allacciarsi le scarpe) e nel compiere gesti espressivi (che servono a comunicare emozioni, stati d’animo); inoltre è deficitaria la capacità di compiere sia gesti transitivi (che comportano l’uso di un oggetto, abilità manuali ) che intransitivi (non rivolti ad un oggetto, a contenuto prevalentemente simbolico).
Come potete aiutarlo a casa
– Incoraggiare vostro figlio ad organizzare se stesso quando deve vestirsi o spogliarsi (per esempio,”l’ultimo pezzo che togli è il primo che rimetti”).
– Avere una lavagnetta con delle note per ricordargli ciò che deve essere fatto e in quale ordine.
– Avere compiti di breve durata, se può concentrarsi per cinque minuti, smettere dopo cinque minuti e riprendere più tardi.
– Essere sicuri che non ci siano distrazioni (per esempio il suo programma preferito in TV o il cane che gioca vicino) quando sta cercando di fare qualche compito.
– Fargli molte lodi ed incoraggiamenti.
2 Comments
Francesca
Grazie.