Nel primo settennio, il bambino conquista tre principali facoltà: la posizione eretta e la capacità di camminare, l’uso della parola, la possibilità di dire “io” a se stesso: si impadronisce delle sue capacità ed esprime al massimo le sue facoltà di movimento.
Nel secondo settennio sviluppa soprattutto la dimensione emotiva, la vita di sentimento (ecco perché grande importanza è data all’arte e tutto l’insegnamento assume una veste artistica), mentre nel terzo settennio si assiste allo sviluppo di un pensiero sempre più astratto e alla maturazione di una capacità di giudizio autonoma.
Trattandosi di ambiti molto diversi, diverse sono gli approcci pedagogici.
1. Nel primo settennio, dopo i tre anni e mezzo, il bambino viene accolto nel giardino d’infanzia dove, in un’atmosfera calda e protetta, con l’ausilio di semplici materiali naturali, egli può esprimere pienamente la sua creatività e fantasia; inoltre, attraverso molteplici attività pratiche promosse dalle insegnanti può conoscere il mondo partendo dall’imitazione e dal movimento.
2. Nel secondo settennio il bambino entra nella scuola: il ciclo dalla I alla VIII classe è basato sul ritmo e sull’arte ed è visto in chiave unitaria, senza ripetizioni di programmi. L’intera attività scolastica è coordinata da un’unica figura: il maestro di classe che con la sua amorevole autorità guida il fanciullo fino alle soglie della pubertà.
3. Dopo la VIII classe, per i ragazzi è necessario conquistare un rapporto oggettivo e scientifico con il mondo e l’ambiente; la loro vita affettiva ed emotiva non è ancora del tutto strutturata e occorre sollecitarli ad un interesse per il mondo, a maturare sul piano sociale e a instaurare un rapporto vivo nei confronti dell’ambiente. Nel liceo steineriano oltre alle materie tradizionali, si studia economia, agrimensura, topografia, agricoltura, lavori forestali, informatica, pronto soccorso, modellaggio della creta, pittura, recitazione, intaglio del legno, scultura del marmo, disegno con la tecnica del “chiaroscuro”, battitura del rame.
In Italia attualmente l’unico liceo steineriano è nella città di Milano.
La Pedagogia Steineriana si propone di sviluppare individualità libere, in grado di continuare ad apprendere per tutta la vita e si attua nel riconoscere, coltivare e portare a manifestazione le potenzialità di ciascun bambino, rispettando i tempi della sua evoluzione fisica, interiore e spirituale.
Il bambino è un essere in divenire e parallelamente a importanti mutamenti fisici, si evolvono gradualmente le facoltà dell’essere umano: volere sentire e pensare.
L’approfondita conoscenza di tali processi, permette agli educatori, dall’asilo fino all’ottava classe, di accompagnarli con interventi pedagogici adeguati. Sull’equilibrio tra l’attività delle mani, del cuore e della mente, poggerà la futura capacità del bambino di divenire un uomo libero, fiducioso in sé stesso e in grado di contribuire allo sviluppo della comunità umana.
La collaborazione tra i genitori e gli insegnanti è fondamentale per l’esito positivo del processo educativo e, nell’incontro con la realtà della nostra scuola, è possibile realizzare l’opportunità di essere parte di una comunità interscambiando i propri talenti ed interessi.
Il Piano di Studi della Libera Scuola Waldorf. Il metodo didattico steineriano applicato nelle dodici classi della scuola elementare e secondaria, Caroline Von Heydebrand.
2 Comments
Rugiada
Mi piace molto il tuo lavoro! Sono una mamma di 4 bimbi, maestra del metodo waldorf, mi piacerebbe scambiare esperienze…
Ti invito a visitare il mio sito blog http://www.ilmondodiru.it
Grazie, buon lavoro, Rugiada
admin
Lo farò presto, grazie 🙂