Ecco un metodo che dovrebbe essere diffuso in tutte le scuole: il metodo della Flipped Classroom (letteralmente “insegnamento capovolto”). Cosa è esattamente?
Tale metodo trasferisce la responsabilità e la titolarità dell’apprendimento dal docente agli studenti. Quando gli studenti hanno il controllo su come apprendono i contenuti, sul ritmo del loro apprendimento, e su come il loro apprendimento viene valutato, l’apprendimento appartiene a loro. Gli insegnanti diventano guide per comprendere piuttosto che dispensatori di fatti, e gli studenti diventano discenti attivi piuttosto che contenitori di informazioni.
Ciò significa dare più spazio ad ogni alunno, ai loro tempi, al loro modo di imparare, alla comprensione reale di un argomento.
L’idea dell’insegnamento capovolto (Flipped Teaching in inglese) è quella di fornire allo studente tutti gli strumenti in modo che possa apprendere a casa invece che a scuola e si possano quindi investire le ore di lezione nel risolvere i problemi più complessi e per lasciare i ragazzi interagire ed aiutarsi tra di loro. Lo studente più bravo potrà limitarsi a studiare il materiale una volta e quello meno bravo potrà studiarlo autonomamente più e più volte.
Pur non condividendo l’espressione “lo studente più bravo… e meno bravo” (sarebbe stato meglio quello che ha un intelligneza di tipo visivo, quello che ha bisogno di più tempo… etc), sicuramente l’idea è davvero geniale e al passo coi tempi!
Se volete saperne di più vi lascio ai due siti dai quali ho tratto la definizione:
ADi – Risorse per la Progettazione per Competenze.