Come qualcuno che mi conosce bene ricorda, fino all’apertura di questo blog, circa 4 anni fa, ero moderatrice del Forum Dislessia Online, una grande opportunità che mi fu data dalla sua fondatrice, Gloria Castelli. E’ grazie anche a quella esperienza che ho capito tante cose che, in quel momento, alle prese con due figli dislessici, mi sono state di grande aiuto. Con questo articolo voglio rilanciare il Forum, con la speranza che possa essere ancora di aiuto per tanti genitori. Lo faccio anche riportando parte di una lettera “fac-simile” scritta da un professore, Mat, utente del Forum, che può risultare utile per interfacciarsi con la scuola quando questa fa orecchie da mercanti con la scusa che ancora non ha la certificazione del bambino. Questa lettera da cui prendere spunto, richiama la scuola ai suoi doveri, secondo quanto previsto dalla Circolare sui bambini con Bisogni Educativi Speciali:
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In attesa che l’iter con lo specialista l’ULSS giunga ad un termine, ricordiamo che, come riportato dalla Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 dedicata agli strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali, ”è compito doveroso dei Consigli di Classe o dei teams dei docenti […] indicare in quali […] casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative […]”, ”[…] ad esempio, includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita (di cui moltissimi alunni con BES, privi di qualsivoglia certificazione diagnostica, abbisognano) […]”.
Sempre nella Circolare n. 8 si aggiunge che ”pervengono infatti numerose segnalazioni relative ad alunni (già sottoposti ad accertamenti diagnostici nei primi mesi di scuola) che, riuscendo soltanto verso la fine dell’anno scolastico ad ottenere la certificazione, permangono senza le tutele cui sostanzialmente avrebbero diritto. Si evidenzia pertanto la necessità di superare e risolvere le difficoltà legate ai tempi di rilascio delle certificazioni (in molti casi superiori ai sei mesi) adottando comunque un piano didattico individualizzato e personalizzato nonché tutte le misure che le esigenze educative riscontate richiedono.”
La circolare n. 8 prosegue affermando che ”strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP) che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare – secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata – le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.”
Crediamo quindi che nostro/a figlio/a, seppur non ancora seguito/a da diagnosi DSA emessa dall’ULSS competente, possa comunque già fin d’ora essere considerato/a un/a alunno/a con dei bisogni educativi speciali. Chiediamo pertanto che il Consiglio di Classe o il team dei docenti individui e approvi al più presto un Piano Didattico Personalizzato (PDP), in cui siano indicati gli interventi di didattica individualizzata e personalizzata, nonché le misure dispensative e gli strumenti compensativi più utili a nostro/a figlio/a e i criteri di valutazione adeguati.
Consapevoli dell’importanza di un clima collaborativo tra scuola e famiglia e per far sì che il percorso scolastico possa continuare a procedere serenamente, dichiariamo finora la disponibilità nostra ad incontrarci per affrontare la condivisione nel momento della scelta dei mezzi compensativi e dispensativi, così come previsto.
Sin d’ora chiediamo copia del PDP per poterlo leggere ed analizzare in tutte le sue parti, e quindi finalmente accettare apponendo le nostre firme. Solo con la condivisione e la firma di docenti e genitori, infatti, il PDP assume significato.
Chiediamo che questa nostra lettera, dopo essere stata condivisa da tutti i docenti della classe, venga protocollata ed archiviata.