I dati riguardanti le diagnosi di dislessia dal 2010 (data di approvazione della legge 170) al 2012 ci dicono che c’è stato un aumento delle certificazioni del 37%, considerando anche il decremento degli alunni iscritti.
La percentuale di alunni con Dsa supera appena l’1 per cento della popolazione scolastica: nel 2010-2011 erano poco più di 65 mila e 200 (0,9 per cento), l’anno seguente superavano i 90 mila (1,2 per cento). Si tratta di un incremento “dovuto alla maggiore sensibilizzazione rispetto a tale problema”, secondo il ministero dell’Istruzione, che prevede nei prossimi anni un ulteriore aumento.
L’incremento maggiore è avvenuto nella scuola media (39% in più) e nella scuola superiore (54% in più), a fronte di un decremento di oltre 7.800 alunni iscritti.
Ed è un dato che, secondo il ministero, non deve sorprendere “Alcuni casi di disturbi specifici di apprendimento vengono scoperti solo all’università – sottolinea Raffaele Ciambrone, dirigente del Miur (Ufficio disabilità) – I ragazzi con dislessia pura mettono in atto un sistema di compensazione con cui riescono a superare le difficoltà del disturbo. In ogni caso occorre distinguere tra difficoltà e disturbo. Il 20 per cento degli alunni ha difficoltà di apprendimento della matematica, ma la discalculia riguarda solo lo 0,5 per cento”.
Meno certificazioni al Sud che, insieme al Centro, fa meno diagnosi soprattutto per la scuola primaria.
Questo significa che c’è ancora un disparità fra Nord e Sud, forse che il Sud ha bisogno di maggiore formazione e sensibilizzazione? Forse che ci sono genitori meno attenti o istruiti per capire?
Io sono del Sud e lavoro al Sud, eppure ho conosciuto genitori sempre molto attenti o, perlomeno, disposti a capire e ad aiutare i figli. E quali genitori non lo farebbero?
Bisogna continuare a lavorare perchè l’assistenza venga garantita e tutelata in tutto il Paese.
2 Comments
mariacarmela
sono la mamma di una bambina di nove anni e fin dalla seconda elementare ho cominciato ad avere dubbi sul fatto che mia figlia potesse essere dislessica ( errori di ortografia sistematici doppie e accenti, non memorizzazione delle tabellone) ma sono stata sempre tacciata di eccessiva ansia; l ‘anno scorso mi sono recata presso un centrodell ASL e dopo estenuanti valutazioni test etc ancora una volta mi e stato detto che gli errori della bambina erano la conseguenza di livelli di ansia familiare alti. ? giovanna e una bambina sana con uno sviluppo psicomotorio normale, allegra solare che nn da particolari pensieri e che presenta solo questa difficoltà scolastica in particolare nelle produzioni scritte. Poi mi sono recata presso un altra neuropsichiatra che riscontrava la difficoltà (disortografia?) ma non le sembra ancora il caso di pronunciarsi occorre attendere. Cosa? intanto io mi sono attivata da sola con una logopedista per cercare di sostenerla in queste difficoltà. A me sembra che ci siano enormi tabù ancora da parte dei medici delle maestre attorno a questa tematica . sembra faccia paura parlare di dislessia. la mia ansia e esattamente l’opposto di quella che indica il medico. io vorrei che se si accerta la dislessia mia figlia non abbia più l’ansia da prestazione e sappia che non e stupida o svogliata come le dicono spesso. so che ha delle potenzialità ma vorrei che non le sciupasse con inutili sacrifici per compensare quando potrebbe avere strumenti facilitatoti che non le sono concessi. sono confusa non so che fare.
rossella grenci
Buongiorno Mariacarmela, purtroppo non tutti i centri, anche ASL, sono in grado di fare diagnosi di DSA. Prova a vedere se in zona c’è qualche altra opportunità. La cosa importante, comunque, è che sia seguita da una logopedista che la sta aiutando a recuperare le sue difficoltà.