Henry Winkler è stato circondato da Stampa e fans nel suo viaggio in Italia per presentare il libro appena pubblicato dalle Edizioni Uovonero: Hank Zipzer e le cascate del Niagara.
“Io e Lin Oliver ci sediamo nel suo studio e parliamo delle vicende che sono accadute nella mia vita, nella vita dei nostri figli, o semplicemente di idee che escono dalla nostra immaginazione. E se ci fanno ridere entrambi, queste storie diventano avventure di Hank.”
Così Henry Winkler spiega come nascono le storie di Hank Zipzer, fortunata serie di libri che hanno come protagonista un bambino dislessico.
Ad esempio, questo è un brano in cui Hank è costretto, dalla sua grigia insegnante signorina Adolf, a scrivere un tema di cinque paragrafi sulle vacanze appena trascorse:
Ma dai, chi credo di prendere in giro? Non sono nemmeno capace di scrivere una sola frase corretta. Come posso scrivere un intero tema di cinque paragrafi? È come se la signorina Adolf mi avesse chiesto di scendere con gli sci dal monte Everest. All’indietro. Bendato. E a culo nudo
Ma Hank ha anche dei buoni maestri, come il maestro di musica, il signor Rock, che si accorge della sua difficoltà e che saprà come indirizzarlo.
“Da bambino mi dicevano che ero pigro, un po’ stupidotto. Se lo dite spesso a un bambino piccolo finisce col crederci. Invece ogni bambino ha in sé un grande talento da fare emergere. É fondamentale che ogni bimbo sappia che le difficoltá a scuola nulla hanno a che fare con la sua intelligenza. Il libro che ho scritto con Lin Oliver mi ha fatto capire che quello di cui parlavamo nel 2011 era proprio quello che io avevo vissuto negli Anni Sessanta”.
“Ho impiegato un terzo della mia vita a capire come funzionava la scuola, un altro terzo a cercare di capire una definizione e l’ultima parte a tentare di nascondere l’umiliazione. Come ci sono riuscito? Con l’ironia. Nella mia vita sono due le parole piú importanti: tenacia e gratitudine. La prima ti permette di raggiungere gli obiettivi, la seconda di non sviluppare rabbia nel tragitto che ti porta a quelli”.
Qui potete vedere il video di Henry Winkler al Salone del libro di Torino.