Ognuno la legga come vuole, ma per me è chiaro che anche l’ultima ricerca sul cervello umano riguardo alla matematica, condotta dal neurologo Josef Parvizi dell’università americana di Stanford, mostra che il nostro cervello non nasce per riconoscere i numerali, così come non nasce per riconoscere le parole, come spiegava già Marianne Wolf nel suo libro Proust e il Calamaro.
Questa scoperta potrebbe aiutare a comprendere meglio la dislessia per i numeri e l’incapacità di elaborare le informazioni numeriche (discalculia). E’ il primo studio in assoluto a mostrare l’esistenza di un gruppo di cellule nervose nel cervello umano che si specializza nell’elaborazione dei numeri.
“E’ una grande dimostrazione di come il cervello cambia in risposta all’educazione – ha sottolineato Parvizi – nessuno nasce con la capacità innata di riconoscere i numerali. E’ interessante notare che l’area che elabora i numeri si trova all’interno di un più ampio gruppo di neuroni che si attiva alla vista di simboli visivi che hanno linee con angoli e curve”. Sembra, ha proseguito Parvizi, che “l’evoluzione abbia progettato questa regione del cervello per rilevare stimoli visivi, come linee che si intersecano a vari angoli. Il tipo di intersezioni a cui una scimmia deve dare un senso rapidamente quando oscilla da un ramo all’altro in una giungla fitta.
12 Comments
Antonella Petrosino
Grazie per aver pubblicato quest’articolo , è importante, soprattutto in risposta a quanto pubblicato su Famiglia Cristiana n. 14 !
Rossella
Cosa è stato pubblicato?
Antonella Petrosino
L’articolo si intitola :”Se rifiuta la matematica eviterà tutte le difficoltà” e leggendolo mi sono indignata per come viene descritto il rifiuto ad impegnarsi in una disciplina considerata ostica.L’autore è anche questa volta Osvaldo Poli e vi invito a leggerlo, perchè, anche se non parla espressamente di DSA, descrive una situazione che trovo terribilmente familiare, essendo madre di una ragazza discalculica, che ha avuto la diagnosi del suo disturbo solo a !6 anni…Mi ha colpito la rigidità con cui viene esposto il caso. Ci terrei a conoscere anche la vostra opinione, grazie.
Aliquis.
Dottoressa Grenci, è curioso: proprio ieri ho letto l’ articolo sulla rivista Le Scienze ed era indeciso se segnalarvelo o meno, perchè non ero certo se riguardava direttamente i DSA; ci stavo pensando quando ho visto che lei mi ha tolto le castagne dal fuoco.
Per quanto riguarda l’ articolo di Osvaldo Poli, è un chiaro frutto dell’ ortodossia ideologica; i fondamentalismi hanno fatto tanti danni e creato sofferenze nel mondo, e
continueranno a farli. Finchè ci sarà gente che la pensa in questo modo invece di considerare la realtà così com’è il mondo continuerà a decadere. Le persone come Poli amano le difficoltà e le sofferenze (per gli altri) per favorire il fine del potere,
vero dramma storico dell’ umanità. Chi scrive non è mai riuscito a capire nulla di matematiica (ho cominciato ora, dopo 35 anni, ad apprendere con fatica i primi rudimenti di algebra elementare) ma non ha esitato ad affrontare altre difficoltà; ed infatti io adesso, mio malgrado, sto affrontando una difficoltà. Dubito che Poli le abbia mai affrontate sul serio. E tuttavia io condivido il pensiero di Dewej, secondo il quale le difficoltà fini a se stesse non servono, ma si deve invece cooperare per migliorare le situazioni.
Rossella
Mi trova perfettamente d’accordo!
Antonella Petrosino
Sottoscrivo in tutto le sue affermazioni ! Ho anche scritto al direttore di FC ma tutt’oggi non ho avuto risposta… Ma se dovesse ripetersi la pubblicazione di altri articoli simili ho intenzione di inoltrare altre lettere di protesta!
miky
sono discalculica e vorrei leggere l’articolo…su internet lo posso trovare?
rossella grenci
Clicca sul link
miky
mi dispiace ma non ho capito quale link
rossella grenci
Qui lo studio in inglese:
http://med.stanford.edu/ism/2013/april/numerals.html
miky
grazie! e invece mi puoi indicare anche l’articolo di osvaldo poli per caso?
rossella grenci
Quello si trova su Famiglia Cristiana…