Esiste un giornalismo fatto da persone che si documentano, ascoltano i testimoni, valutano e, infine, scrivono a ragion veduta. Un giornalismo fatto senza preconcetti, partendo dal basso, senza tener conto della bandiera di turno.
E poi ci sono giornalisti come quello che ha scritto sul Giornale l’articolo riguardante la legge sulla dislessia.
Questo è ciò che scrive costui: “Anche un caprone in matematica ha una possibilità in più”…”Non più somari ma malati”…
Un’offesa gravissima per i nostri ragazzi dislessici! E’ come chiamare un paraplegico “storpio”!
Io credo davvero che il signore in questione non si renda conto delle parole offensive nei confronti di tanti cittadini certificati e non come dislessici! Non comprende proprio niente di cosa significhi DSA, che devo credere per lui significhi Disturbato, Somaro e Asino, visto ciò che scrive.
Parla di psicologi, ma non conosce i fatti, dal momento che la diagnosi di dislessia vede impegnate anche altre figure, come la mia, il logopedista, seguendo precise norme condivise a livello nazionale e internazionale.
Non conosce nemmeno una famiglia con questo problema, costretta a barcamenarsi fra terapie, lezioni pomeridiane, insegnanti impreparati e altro! E non conosce questi ragazzi brillanti che, se ben sostenuti, ce l’hanno fatta in barba a tutti quelli come lo scrivente del Giornale!
Questo la dice lunga su tante cose… bisognerà ancora lavorare molto per i nostri ragazzi, non basta una legge, che intanto, speriamo, ci tuteli di fronte a persone simili!