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BEBA RESTELLI E IL GIOCO DI ALFA E BETA

 

Ho trovato in libreria un libro fantastico che ancora non ho letto: mi è bastato sfogliarlo per capirne i contenuti (anche perchè è ricchissimo di immagini!). Il libro di Beba Restelli, allieva di Bruno Munarisi intitola :Il gioco di Alfa e Beta, ed è il frutto di venticinque anni di esperienza e di scoperte dell’autrice.

La scrittura è vista come fonte di piacere, non solo come strumento prezioso di cultura e di conoscenza del mondo: è bella da vedere, perfino quando incomprensibile. Bruno Munari giocava con la scrittura, come la intendeva il poeta tedesco Novalis per cui “giocare vuol dire fare esperimenti con il caso”. L’artista inventa una scrittura, anzi pensa a un popolo di cui non conosciamo l’esistenza, ma di cui ci è pervenuta la scrittura ed ecco le Scritture illeggibili di popoli sconosciuti.


Anche i bambini amano inventare alfabeti segreti: nei laboratori
che Beba Restelli propone nel libro, essi potranno creare nuovi segni e scritture misteriose a partire dalla sperimentazione degli strumenti e dalla scoperta della regola del gioco. E poi si va a caccia di lettere per realizzare nuovi alfabetieri; si potranno animare le lettere dell’alfabeto, donando loro lo splendore degli antichi capilettera; oppure comporre immagini “disegnando” con le parole.

Si parte dalle prime forme di comunicazione con le cordicelle annodate, una sorta di scrittura tattile, alle scritture illeggibili di popoli sconosciuti, ai giochi con i sentimenti delle parole. Giocando con le parole, si sviluppa la fantasia e l’intelligenza, si arricchisce il lessico e si impara l’italiano in modo divertente e creativo. Parole e alfabeti infatti si possono rompere, scomporre, dilatare, modificare e reinventare: all’inizio sono solo segni con cui giocare, ma poi si trasformano in bellissimi calligrammi e anche quei bambini che di leggere e scrivere non vogliono sentir parlare si appassionano… Lo spirito di questo libro è infatti quello di stimolare la curiosità e di far nascere la passione per le scritture, suscitando il desiderio di approfondire la ricerca ed esplorare nuovi percorsi originali.

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